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Castellammare di Stabia

Bagni: “Il gioco del Napoli è fantastico. Scudetto? Gli Azzurri sono i favoriti”

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’ex centrocampista del Napoli, Salvatore Bagni ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole:

Ritiene che oggi Sarri possa scrivere una pagina di storia?

“Ci credo, perché il calcio del Napoli è esaltante. Giocano davvero in 11 le due fasi, Reina compreso. E poi mi piace questo pressing altissimo che parte dal tridente, capace di riprendersi in fretta la palla. Ecco, se un difetto si può trovare nel City è lì dietro. E siccome per mentalità non buttano mai via la palla, gli azzurri potranno rubare palloni davanti e far male agli inglesi. Sarà una partita intensa”.

Dunque anche lei oggi risparmierebbe qualcuno dei titolari per puntare allo scudetto?

“Il Napoli in questa stagione non può, deve vincerlo. Perché è con la Juve il favorito, e questa partenza importante con +5 sui bianconeri qualcosa significa. Lungi da me dare i bianconeri per spacciati: hanno rabbia, mentalità vincente e qualità per riprendersi in fretta. E senza i rigori sbagliati, che sono episodi, sarebbe a due punti”..

L’Inter ha Icardi.

“Fortissimo. Il derby lo ha vinto quasi da solo. Mauro i gol li inventa, mentre il Napoli li costruisce con tutta la squadra e non ha punti deboli. Per questo – nonostante la Champions, e l’Inter più riposata e sicuramente più accorta dietro – credo che al San Paolo vinceranno i padroni di casa. Faticheranno più i nerazzurri a inseguire gli avversari che terranno più la palla”.

Ma possibile che la capolista non abbia punti deboli?

“Uno potrebbe esserci. Perché quei tre davanti sono fortissimi ma al momento non hanno alternative. Bisogna tirare fino a gennaio e portare Inglese. Da questo punto di vista l’Inter, sfruttando la ricostruzione di Spalletti, in gennaio può rinforzare in maniera determinante la squadra”.

Potrebbe soffrire la pressione della piazza, la neocapolista?

“Non credo. E conoscendo Napoli vi spiego il perché. Noi abbiamo scritto la storia nell’era Maradona e la gente veniva soprattutto per Diego. Il pubblico di oggi, grazie a Sarri, ha più cultura del bel calcio. La squadra si diverte e anche la gente al San Paolo viene per questo: vincere diventa la conseguenza. E allora mi sento di dire che Sarri è il nuovo Maradona: è cominciata la sua era”.


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