E’ quanto riferisce Il Mattino, Ed.Avellino
«Nessuna intenzione di disporre l’archiviazione del procedimento bensì di procedere al deferimento sulla scorta delle fonti di prova raccolte». È quanto sostiene il procuratore federale della Figc, avvocato Alfredo Mensitieri, che dallo scorso gennaio sta indagando sulla gestione del settore giovanile biancoverde tenuto a Lacedonia ad inizio del campionato 2015/16. A far scattare l’inchiesta è stato un esposto denuncia presentato in federazione lo scorso novembre da parte di un genitore. Un dossier corredato da foto e testimonianze tese a dimostrare «le precarie e gravi condizioni di vita e ambientali in cui erano tenuti i giovani calciatori nell’ex convento di Lacedonia dove erano alloggiati». Dalle audizioni di genitori, ex tecnici e tesserati, nonché dall’acquisizione di altre prove cartacee, fotografiche e visive, infatti, è stato costruito un castello accusatorio alquanto pesante soprattutto nei confronti della società che, oltre al danno di immagine, rischia adesso una forte sanzione pecuniaria. In cinque invece rischiano il deferimento e la conseguente squalifica. Si tratta del presidente Walter Taccone, in qualità di rappresentante pro tempore dell’U.S. Avellino, di Rosario Lamberti, indicato come gestore in via di fatto del settore giovanile, Vincenzo Vito, anche lui in via di fatto dirigente coordinatore, Arturo Di Pietro, dirigente accompagnatore, e Gerardo Silano, allenatore
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