Rastelli e l’Avellino pagano a caro prezzo la sconfitta del “Romeo Menti”: esonero che viene da lontano per il tecnico che nelle ultime 12 giornate tra vecchio e nuovo campionato aveva inanellato ben 9 sconfitte su 12 gare.
E così l’Avellino che probabilmente aveva messo in preventivo di essere a punteggio pieno dopo due giornate di campionato contro avversari non insormontabili come Latina e Juve Stabia si ritrova con zero punti e addirittura zero gol segnati nonostante un attacco con nomi da fare invidia a tutte le altre squadre del Girone C.
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IL FLOP DEL PROGETTO RASTELLI PER L’AVELLINO.
Nella prima debacle del campionato Rastelli aveva addebitato le colpe della sconfitta alla voglia di strafare della sua squadra.
Nella sfida del “Romeo Menti” lo stesso Rastelli però non può avere attenuanti: ad un primo tempo di sostanziale equilibrio con un’unica grande occasione da gol (colpo di testa di Patierno al 4° con Thiam che ha smanacciato in angolo) è corrisposto un secondo tempo di dominio della Juve Stabia che è andata in rete su un calcio piazzato ma che, per stessa ammissione di Rastelli, avrebbe benissimo anche potuto fare il 2-0 (palo di Buglio) che forse avrebbe rispecchiato meglio l’andamento della gara.
Tutto ciò nonostante il mercato effettuato dal dg Perinetti non avesse lesinato risorse da investire: ingaggiati ben 19 giocatori mandandone via 15 non rientranti più nel progetto tecnico con il valore complessivo dei cartellini dei giocatori inferiore solo al Benevento.
Un mercato di primo livello quindi per l’Avellino non suffragato assolutamente dai risultati. Delle due l’una: o Rastelli, che altrove sarebbe stato esonerato molto prima dopo gli scadenti risultati dello scorso anno (playout evitati solo per la differenza reti), non ha mai saputo dare un gioco a questa squadra oppure il gruppo di giocatori, per quanto di grande valore per la categoria, non mai seguito il proprio allenatore.
A mantenere Rastelli ben saldo sulla panchina dell’Avellino era stato soprattutto il contratto molto particolare firmato un anno fa al momento dell’esonero di Taurino: biennale con rinnovo per una terza stagione in caso di promozione in B ma prolungamento per un altro anno in caso di esonero durante questo anno.
Con questa clausola molto particolare Rastelli sarà comunque a libro paga dell’Avellino fino al 30 giugno 2025 e con lui anche i collaboratori del suo staff tecnico.
LE SPERANZE DEI TIFOSI DELL’AVELLINO DOPO IL FLOP DI RASTELLI.
Realisticamente parlando però, numeri alla mano, il successore di Rastelli molto difficilmente potrà fare peggio e i tifosi irpini sperano a giusta ragione di aver già visto le cose peggiori di questa squadra fidando molto nel lavoro che farà a partire da oggi Michele Pazienza, ex calciatore di Napoli e Juve fra le altre ed ex allenatore del Cerignola lo scorso anno, che oggi è stato presentato alla stampa.
Anche per non vanificare gli sforzi di una dirigenza che da anni investe tantissimo in ogni sessione di mercato senza riuscire a centrare peraltro l’obiettivo della promozione in Serie B.