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Avellino | Braglia: “Juve Stabia squadra fastidiosa. 4 anni bellissimi lì”

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Piero Braglia, tecnico dell’Avellino, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara di campionato con la Juve Stabia: le sue dichiarazioni

Avellino | Braglia: “Juve Stabia squadra fastidiosa. 4 anni bellissimi lì”

 

Piero Braglia, allenatore dell’Avellino ed ex tecnico della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato con la Juve Stabia in programma lunedì 19 ottobre allo stadio “Partenio – Lombardi” alle ore 21.

Le sue dichiarazioni sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Alla Juve Stabia sono rimasto 4 anni e non posso che ringraziare tutti dalla dirigenza ai tifosi per 4 anni bellissimi che ho vissuto. Momenti stupendi che non dimenticherò mai. Ora sono all’Avellino però e penso solo a questa squadra. 

Quando c’è un’infrasettimanale portiamo avanti il lavoro minimo. Se prima ci si lamentava perchè non si giocava ora è l’opposto. Si gioca ogni tre giorni e bisogna adeguarsi al calendario. Abbiamo una rosa competitiva e quelli che non giocano quando giocheranno devono dimostrare di essere all’altezza di quelli che giocano. La selezione se la fanno da soli i miei giocatori. 

Credo che fino alla sesta/ottava giornata non si può giudicare una squadra e il campionato che andrà a fare. Lo dico per tutti. I veri valori verranno fuori dall’ottava giornata e questo vale anche per le altre del Girone. L’Avellino è una squadra come la volevamo costruire io e il direttore. Noi dobbiamo essere umili e lavorare. E’ inutile porre obiettivi alla seconda giornata di campionato. A marzo vedremo in che posizione saremo e lì vedremo se saremo da playoff da promozione o da altri obiettivi. Molti parlano di noi per andare a fare spenti. Facciamo parte di 6-8 squadre che se la possono giocare fino alla fine del campionato. Andiamo avanti e vediamo di gara in gara. Il nostro è un gruppo nuovo. Abbiamo ragazzi che si sono calati nella realtà del torneo e che ce la metteranno tutta fra mille difficoltà. Partiamo con umiltà e vediamo di giorno in giorno dove potremo arrivare. 

Se vediamo alla gara di Viterbo tutta la squadra non ha fatto bene. Se vediamo Palermo, De Francesco è stato uno dei migliori in campo. E’ quello che ha toccato più palloni e ha sbagliato di meno rispetto agli altri. La posizione se la sceglie lui in campo. E’ un giocatore importante che ha solo bisogno di giocare. Occorre che sappiamo aspettarlo e che lo aiutiamo. 

La Juve Stabia è una squadra forte, nelle 7-8 squadre che ho indicato per la vittoria finale del campionato ci sono anche loro. Noi ci dobbiamo preparare bene e sicuramente la Juve Stabia sarà una squadra molto fastidiosa. Chiaro che loro dicano che vengono per vincere. 

Non ci penso a cambiare l’assetto tattico con cui abbiamo fatto bene finora. E’ un assetto che da solidità alla squadra. Il problema non è il modulo tattico ma la mentalità. Ho fiducia nei ragazzi ma non cambierò sicuramente assetto tattico. 

Dei nomi non me ne frega niente. Maniero è un giocatore dell’Avellino che non sta facendo male. Sono 4 attaccanti di cui l’unico un pò diverso è Fella. Gli altri tre se la giocano. Valutiamo di settimana in settimana. Sono loro che in settimana mi devono dimostrare che sono meritevoli di giocare. Prendano esempio da Maniero che ha accettato anche la panchina. Il campionato è lungo e le partite sono ravvicinate. Potranno giocare tutti. Siamo orientati a far ruotare i giocatori di volta in volta. 

D’Angelo ha la testa giusta per giocare al calcio. Sta facendo benissimo in tutte e due le fasi. Sono contento di tutta la squadra in generale. Ci tengo a sottolinearlo, la squadra è l’Avellino. I risultati li sta facendo l’Avellino, non una sola persona. 

Rizzo sta bene, Nikolic deve capire meglio la lingua. Un buon profilo per noi. Rizzo avrà il suo spazio come tutti gli altri. 

Ho una visione di queste gare un pò particolare. Sono stato sempre abituato a giocare con il pubblico. Quelli che non hanno un grande carattere riescono a giocare bene in queste condizioni. Sono partite che non mi piace giocare senza il pubblico. Si sentono solo gli allenatori. Non è calcio questo. Vedo programmi in tv dove c’è il pubblico. Qui abbiamo più metri quadrati ma non fanno entrare il pubblico. Non me lo spiego. Il calcio è sempre stato per i tifosi e devono tornare negli stadi”. 

 

a cura di Natale Giusti 

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