La compositrice abruzzese Ada GENTILE ha affrontato un autunno di duro lavoro organizzando nel mese di Ottobre, ad Ascoli Piceno, la 42^ edizione del Festival “Nuovi Spazi Musicali” (con 6 concerti che hanno ottenuto un successo clamoroso) e, nel mese di Novembre, la 6^ edizione della rassegna di giovani concertisti denominata “Domenica in Musica”. A ciò si aggiungano alcuni concerti in cui sono stati eseguiti dei suoi lavori. Domenica 7 Novembre infatti, a Cremona, nella artistica Sala della Camerata, si è tenuto il concerto di apertura della 6^ edizione del Festival “Spazio Novecento” curato dal compositore Gabrio Taglietti e dedicato alla Musica Contemporanea. Il programma comprendeva opere scritte dal 1959 al 2014 e precisamente due classici della musica del secondo Novecento (“Tropi” di Niccolò Castiglioni (1959) e “Lumen” di Franco Donatoni (1975), insieme ad altre tre scritte nell’ultimo decennio da Frederich Haas, Gilberto Bosco ed Ada Gentile.
L’esecuzione è stata affidata allo storico “Gruppo Musica Insieme” di Cremona, costituitosi nel lontano 1973 e protagonista di numerose prime esecuzioni assolute di tutti i più importanti autori di musica contemporanea. Il Direttore è stato Vittorio Parisi, già allievo della classe di direzione d’orchestra di Gianluigi Gelmetti e di Kiril Kondrashin ed attuale Docente di Direzione al Conservatorio G.Verdi di Milano. Il brano della Gentile , dal titolo “Un suono lontano”, per quattro esecutori (pianoforte, violino, flauto e violoncello), scritto nel 2014, è stato a lungo applaudito dal folto pubblico tra cui spiccava la presenza del famoso violista olandese Wim Janssen. Il 12 Dicembre a Roma, per il Festival “Nuova Consonanza”, è in programma un altro concerto affidato al pianista Fabio Silvestro che eseguirà due pezzi della Gentile (“Preludio per pianoforte” e “Piccolo studio da concerto”). L’ultima esecuzione del 2021 è infine in programma a Londra il 15 Dicembre, alla Regents Hall in Oxford Street, al Festival “London New Wind festival” dove verrà eseguito il brano dal titolo “Verso l’infinito”.
Cristina Adriana Botis / Redazione
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