Negli ultimi giorni, alimentate anche dal raduno di Verona, c’è stato un crescere ed un’accelerazione di tensione tra il Capitano ed il suo “aiutante” che comincia a scalpitare e a sempre meno rendersi disponibile a fargli da palafreniere.
I
motivi di attrito trovano alimento sui temi della famiglia, della crescita e su tante altre questioni definite minori ma che minori non sono quali:
Punti Chiave Articolo
- il recente accordo con la Cina;
- il Reddito di cittadinanza per M5s;
- le grandi opere a cominciare dalla Tav;
- la flat tax per il Carroccio;
- l’Autonomia differenziata
Attriti ben visibili anche scorrendo le Prime Pagine dei principali quotidiani nazionali che, chi su un versante, chi su un altro, giungono comunque ad un punto di vista unanime che, mostrando una maggioranza scricchiolante, porta a chiedersi, ancora: Schermaglie da campagna elettorale? Può darsi ma….., ma ora l’impressione è che ormai, semmai lo sia mai stato, non è più così.
Ora, oggi, alla luce degli ultimi fatti e parole, emerge che – più realisticamente – entrambe le parti si sentono costantemente attaccate, l’una dall’altra, il che fa sentire sempre più sinistri scricchiolii e da lo spunto, a Libero, di titolare: “M5s e Lega non si tollerano più”.
Tra i DUE, comunque, è soprattutto il Comandante a mostrarsi sempre più intollerante ed infastidito visto che si era abituato all’ignavia dei co-gevernanti che ha alimentato la sua vanagloria fino a fargli ritenere di essere lui, e solo lui, a comandare (come sintetizza nel titolo La Repubblica: “Salvini, qui comando io”), e quindi anche a poter governare per cui, questi arbori del Di Maio punteggiare, molto lo allarmano e, soprattutto, lo infastidiscono.
Altri punti di allarme e di scricchiolio li evidenziano:
- il Corriere della Sera che sposta l’attenzione sul premier titolando:“Richiamo di Conte ai ministri” litigiosi, chiedendo “più sobrietà e generosità”.
- Il Fatto Quotidiano che resta sul tema della famiglia titolando:“Adozioni. Il nulla della Lega”.
- Il Giornale che punta il titolo sull’economia e scrive: “Fine delle illusioni. Non c’è più un euro”.
Passando dai titoli di giornali ai “protagonisti” del nostro destino prossimo venturo, troviamo Di Maio che parlando di famiglia, afferma che nel documento di Economia e Finanza saranno inserite misure di aiuto sul modello di quanto si fa in Francia e dice che: “La famiglia è sacra, ma anche la libertà della donna è sacra”.
In merito alla famiglia poi, afferma anche che è ora di darle risposte concrete.
E’ il momento, afferma Di Maio, di prevedere, nel prossimo Dl, provvedimenti per un modello di aiuti alle famiglie sul modello francese:
- 50% di sconto sui pannolini,
- 50% sulle spese per la baby-sitter,
- un coefficiente familiare calibrato in funzione di quanti figli si hanno.
Queste affermazioni hanno alimentato ancor più i dissapori all’interno della maggioranza e quindi, sul tema, è immediatamente intervenuto l’altro vice premier, il Comandante Salvini, che a modo suo e con la sua solita grazia, ha tuonato contro M5S e stampa bollando, tra l’altro, come stupidaggini le ricostruzioni dei giornali affermando:
“dicono che siamo litigiosi, fascisti, razzisti ma […] il governo va avanti. Figurarsi se mollo”
il che fa amaramente sorridere visto che, al solito, si lamenta dell’essere collegato ai fascisti ma poi ne usa, ancora una volta, uno slogan. Quest’ultima affermazione, infatti, ricorda tanto il ”Boia chi molla!”, espressione divenuta cara proprio ai fasciti anche se, di fatto, è un’espressione RUBATA a Eleonora Pimentel Fonseca che ebbe a pronunciarla durante le barricate della Repubblica Partenopea nel 1799 e utilizzata poi anche nelle Cinque giornate di Milano del 1848.
Ma questo è altro pur se, essendoci di mezzo il Comandante e Lega, quindi dei sinonimi di Duce e fascisti, è un inciso che comunque è bene ricordare visto che, una volta in più, evidenzia il vizietto del NORD, da Garibaldi incluso in poi, di adocchiare cose al Sud e rubarle per proprio comodo (e questo unicamente per ristabilire almeno un pezzo di realtà storica).
Ad ogni modo, proprio oggi, in una delle sue fuoriuscite sul suo FB, il Comandante Salvini ha postato questa foto:
Un messaggio per qualcuno? Per i suoi alleati? Per i suoi accoliti? Insomma, visto che nulla è casuale nelle sue azioni, a chi da “del pollo” o chi identifica come “polli”?
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