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er la nostra rubrica il Podio e il Contropodio vi parliamo del pareggio della Juve Stabia con l’Audace Cerignola con il classico risultato ad occhiali.
La partita ha visto le Vespe dominare per lungo e il largo la prima frazione di gioco creando diverse occasioni da rete una su tutte quella sprecata da Candellone.
Punti Chiave Articolo
La Juve Stabia avrebbe potuto chiudere anche con un doppio vantaggio i primi 45 minuti.
Nella ripresa, complice la stanchezza ed un avversario che aveva a disposizione una panchina di maggior qualità, le Vespe sono obbligate a controllare la gara senza subire eccessivamente ma senza creare alcun pericolo alla porta avversaria.
PODIO di Audace Cerignola – Juve Stabia (0-0)
Medaglia d’oro:
A Demba Thiam, che occupa bene lo specchio della porta stabiese. Il portiere della Juve Stabia mette in scena la prova, forse, più sicura di questo inizio di stagione, garantendo ai gialloblu sicurezza e leadership. Puntuale e pulito nelle uscite, il 20 ex Spal risponde presente anche tra i pali, chiudendo la porta ad un pericoloso contropiede del Cerignola.
Medaglia d’argento:
Marco Bellich, che insieme a Bachini cresce gara dopo gara. Il fattore B della Juve Stabia diventa determinante gara dopo gara e se i campani non incassano gol dall’esordio col Monterosi Tuscia molto del merito va alla coppia centrale voluta da Pagliuca. L’ex Vicenza chiude bene varchi e spazi, allungando il gambone su ogni palla che, soprattutto nella ripresa, arriva nell’area stabiese.
Medaglia di bronzo:
Giuseppe Leone, cervello pensante delle Vespe. Anche in una gara “sporca”, il 55 veste uno smoking bianco svettando per efficacie ed eleganza. Manda in porta Candellone con un tocco di prima che raramente si vede anche in Serie A e tiene botta anche fisicamente alla mediana del Cerignola. Sbaglia qualche pallone ma, vista la quantità che ne tocca, sarebbe ingeneroso chiedergli di non sbagliare nulla.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro:
A Kevin Piscopo, ancora poco determinante nei movimenti offensivi. L’ex Pordenone inizia a perdere qualche punto nelle gerarchie di Pagliuca né lo spezzone di gara di Cerignola sembra averlo riavvicinato alle prossime maglie da titolare. Statico e poco rapido nella giocata, non tenta mai di saltare l’uomo; la sensazione è che sia ancora lontano dalla migliore condizione.
Medaglia d’argento:
A Pasquale Marranzino, che mostra voglia di spaccare la gara senza però riuscirci. Il giovanissimo 70 sbaglia qualche scelta individuale, cercando la soluzione personale in un momento della gara dove avrebbe fatto bene a cercare più i compagni. Pagliuca lo richiama in panca dopo averlo mandato in campo così da rinforzare la difesa nel finale.
Medaglia di bronzo:
A Leonardo Candellone, solo per la ghiotta occasione sciupata. Più nervoso del solito, il 27 occupa tutte le posizioni dell’attacco, facendo a sportellate con i difensori pugliesi. Peccato per il destro allargato troppo a pochi passi dalla porta avversaria. Gol che avrebbe dato una svolta diversa alla gara.