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Attività fisica e salute: Il concetto di attività fisica è molto ampio

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Attività fisica e salute – Il concetto di attività fisica è molto ampio; comprende, infatti, tutte le forme di movimento realizzate nei vari ambiti di vita, non solo sportive

Attività fisica e salute: Il concetto di attività fisica è molto ampio

Secondo l’OMS, per “attività fisica” si intende “qualunque movimento determinato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un dispendio energetico superiore a quello delle condizioni di riposo”.

In questa definizione rientrano non solo le attività sportive, ma anche semplici movimenti come camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e lavori domestici, che fanno parte della “attività motoria spontanea”.
L’espressione “attività motoria” è sostanzialmente sinonimo di attività fisica.
Con il termine di “esercizio fisico” si intende invece l’attività fisica in forma strutturata, pianificata ed eseguita regolarmente.

Lo sport, quindi, comprende situazioni competitive strutturate e sottoposte a regole ben precise. È un gioco istituzionalizzato, codificato in modo tale da essere riconosciuto e riconoscibile da tutti per regole e meccanismi, ai quali si fa riferimento per la sua pratica in contesti ufficiali o non ufficiali.

Le attività sedentarie sono quelle caratterizzate da un dispendio energetico inferiore a quello di riposo, esemplificate dallo stare seduto o in posizione reclinata (guardare la televisione, guidare l’auto, leggere, stare seduti alla scrivania etc.).

Le cifre

Secondo i dati del 2019 del sistema di sorveglianza Okkio alla salute il 20,3% dei bambini non ha svolto attività fisica il giorno precedente l’indagine, il 18% pratica sport per non più di un’ora a settimana, il 43,5% ha la TV nella propria camera, solo 1 bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta. La quota di bambini che trascorre più di 2 ore al giorno davanti a TV/videogiochi/tablet/cellulare risulta in sensibile aumento rispetto agli anni precedenti (44,5%). Emerge inoltre che il 40.9% delle madri di bambini fisicamente poco attivi ritiene che il proprio figlio svolga insufficiente attività motoria.

I dati  2018 dell’indagine Health Behaviour in School-aged Children – Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi di età scolare (HBSC), condotta su un campione di studenti di 11, 13 e 15 anni, rispetto alla rilevazione del 2014, mostrano che l’attività fisica (un’ora di attività almeno tre giorni a settimana) è in aumento in tutte le fasce di età, più nei ragazzi che nelle ragazze e più negli 11enni  (59,20%  contro il 57,31% del 2014). Tuttavia solo un adolescente su 10 pratica almeno un’ora al giorno di attività fisica tutti i giorni e tendenzialmente i maschi sono più attivi delle femmine: 15% vs 9% degli 11enni, 13% vs 6% dei 13enni e 8% vs 5% dei 15enni. Durante il tempo libero nei giorni di scuola più di un quarto dei ragazzi trascorre oltre due ore al giorno davanti a schermi (TV/video/DVD e altre forme di intrattenimento su schermo) e oltre 1 adolescente su 4 gioca al computer, alla console, sul tablet, sullo smartphone o altri device, con valori in aumento dopo gli 11 anni.

I dati del sistema di sorveglianza PASSI relativi al triennio 2016-19 mostrano che il 31,1% degli intervistati di 18-69 anni può essere classificato come attivo (cioè effettua un lavoro pesante oppure 30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni alla settimana oppure attività intensa per più di 20 minuti per almeno 3 giorni), il 33.8% come parzialmente attivo (non svolge un lavoro pesante ma fa qualche attività fisica nel tempo libero, senza però raggiungere i livelli raccomandati) e il 35% come sedentario (non fa un lavoro pesante e non pratica attività fisica nel tempo libero). La proporzione di adulti sedentari aumenta con l’età, è maggiore fra le donne, fra i più svantaggiati economicamente, fra i meno istruiti. I valori sono più elevati al Sud, dove la quota di sedentari in alcuni casi supera abbondantemente il 50% della popolazione (Basilicata, Campania). Non sempre la percezione soggettiva del livello di attività fisica praticata corrisponde a quella effettivamente svolta: 1 adulto su 2 fra i parzialmente attivi, e 1 su 4 fra i sedentari, percepiscono come sufficiente il proprio impegno nel praticare attività fisica.

Il sistema di sorveglianza PASSI d’argento misura il livello di attività degli anziani oltre i 65 anni utilizzando uno strumento (il PASE – Physical Activity Scale for Elderly) che consente di “quantificare” i livelli di attività fisica considerando le attività comunemente svolte da persone di questa età (passeggiare, fare giardinaggio, curare l’orto, attività domestiche, prendersi cura di un’altra persona) oltre alle attività sportive o ricreative. I dati relativi alla raccolta 2016-2019  evidenziano che la quota di sedentari è del 40% (64% negli over85) e che le donne, le persone con livello di istruzione inferiore, economicamente in difficoltà e i residenti al Sud presentano livelli di sedentarietà più alti.

Camminare fuori casa è l’attività maggiormente praticata tra quelle di svago. Ben oltre la metà degli intervistati (61%) ha riferito di aver fatto una passeggiata a piedi (o in bici) nella settimana precedente l’intervista. Solo una quota più contenuta di intervistati ha dichiarato di praticare attività fisica strutturata, per lo più leggera (16%), come la ginnastica dolce; meno di dedicarsi ad attività fisica moderata (5%) come il ballo o la caccia, o pesante (4%), come il nuoto, la corsa, o l’attività aerobica o attrezzistica.

Per approfondire

Attività fisica e salute: Il concetto di attività fisica è molto ampio / Cristina Adriana Botis / Redazione


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