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Castellammare di Stabia

Aria Artica: neve in collina e nubifragi! Clima sempre più freddo

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Aria Artica: condizioni di maltempo diffuso al Centro-Sud. Neve: in collina su Sardegna, Marche, Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Basilicata e Calabria. Martedì con tregua soleggiata, poi torneranno le piogge, i temporali, i venti forti e le nevicate. Immacolata: possibile ondata di gelo.

N

on ci sono più dubbi, arriva la Niña per il prossimo inverno. Manca ancora circa un mese all’inizio della stagione fredda, tuttavia, grazie alle previsioni stagionali e ad alcuni indici atmosferici possiamo già farci un’idea generale su quello che ci attenderà e che, attenzione, potrebbe risultare anche molto diverso rispetto al trend degli ultimi anni.

Ad influenzare e sconvolgere il clima mondiale e quello del vecchio continente potrebbe infatti essere il fenomeno della Niña, con conseguenze importanti anche per l’Italia, già da dicembre.

Facciamo dunque il punto per capire di cosa si tratta, in modo da far chiarezza e ipotizzare una tendenza generale su precipitazioni e temperature.

Sulla base delle ultime proiezioni stagionali del Centro Europeo (ECMWF) l’inizio del mese di dicembre sarà verosimilmente contraddistinto da valori termici oltre le medie climatiche di riferimento di circa 1/1,5°C, in particolare sul comparto Nord dell’Europa tra Scandinavia e Russia (la culla del freddo), più in media invece sul bacino del Mediterraneo.

La causa di queste anomalie è da ricercarsi lontano dal Vecchio Continente e più precisamente nella zona dell’Oceano Pacifico. Infatti, ormai da qualche settimana viene confermata la presenza della Niña.

Questo particolare fenomeno indica, sostanzialmente, un raffreddamento della temperatura delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico centrale e orientale che, di frequente, influenza il clima del nostro Pianeta, con diversi riflessi anche in Europa e in Italia.

Come possiamo osservare nella mappa sottostante, l’ultimo rilevamento della temperatura superficiale delle acque dell’Oceano Pacifico (settembre 2021) la indicava inferiore di circa 0,5°C rispetto alla media e nei prossimi mesi la tendenza dovrebbe essere per un ulteriore ribasso (-1,2°C).

E’ ipotizzabile che la presenza della Niña possa incrementare l’ingresso di numerose perturbazioni in discesa dall’Atlantico le quali non troverebbero alcun ostacolo da parte di un’alta pressione che potrebbe invece rifugiarsi sul Nord Africa. La prima parte dell’inverno, se ciò venisse confermato, sarebbe piuttosto piovosa sul comparto centro-settentrionale europeo, con effetti anche sulle regioni settentrionali del nostro Paese. Sulle nostre montagne, dunque, la neve potrebbe risultare abbondante, per la gioia degli amanti degli sport invernali.

Ma attenzione, in caso di irruzioni di aria fredda non è escluso che essa possa giungere fin sulle pianure del Nord, come accaduto peraltro nella scorsa stagione invernale nelle prime settimane del mese di dicembre.

Meteo / Cristina Adriana Botis / Redazione


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