Ancora scoperte lungi Via Appia, è forse l’antica Nuceriola
Archeologia – La nuova scoperta arriva da un’equipe di Archeologi dell’Università di Salerno guidata da Alfonso Santoriello, docente di Archeologia del paesaggio.
Secondo le nuove riscontrante, sarebbe sorta dalla terra durante gli scavi un tratto di strada della Via Appia, un’antica strada che collegava Roma a Brindisi.
S
econdo quanto dichiara a Repubblica Santoriello sul tratto di strada è lungo circa 14 metri e risale al terzo secolo a. C.:
“Sicuramente è un pezzo dell’Appia antica Costeggiava un abitato, all’interno del quale abbiamo rinvenuto un importante quartiere artigianale che si estende per 400 metri quadrati, databile tra il primo secolo avanti e il primo dopo Cristo“.
Secondo quanto riportato dal quotidiano, il sito potrebbe essere stato non solo un’antica stazione di sosta chiamata dai romani Caupona (Per il viaggiatore comune erano disponibili infatti le cauponae, sorta di aree di servizio che andarono a costituire una rete privata lungo le strade romane, sorgendo spesso nei pressi delle mansiones.), ma anche un piccolo centro abitativo.
Fra le prime ipotesi è stata avanzata l’idea che ciò che è emerso sia quello che rimane di Nuceriola, scalo principale dell’Appia prima di Beneventum.
Nella stessa area di scavo, nel 2016 fu ritrovata un’epigrafe risalente al 42 a.C. riportante la ricostruzione di un “censorium”, un tipo di edificio governativo.
Santoriello ha deciso di istituire una campagna crowfunding, al fine di supportare economicamente le attività svolte nella zona dagli archeologi, infatti una continua attività sul campo potrebbe portare a nuove scoperte e quindi allo scioglimento dei dubbi iniziali.
Dionisia Pizzo
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