Palermo. Approfittando del generale fermo atropico per l’attuale contenimento della Covid-19, compivano rapine ai negozi.
I Carabinieri della stazione Palermo Borgo Nuovo, hanno arrestato nella flagranza del reato di tentata Rapina T.c., 32 palermitano già noto alle Forze dell’ordine.
Durante un servizio di prevenzione dei reati predatori e di verifica delle misure volte al contenimento della Covid-19, i militari sono intervenuti in via Brunelleschi, nel quartiere CEP, dove un giovane incappucciato, approfittando del generale fermo antropico in corso per contenere il contagio del coronavirus Sars.Cov.2, aveva tentato una rapina in un negozio di detersivi non riuscendovi per la reazione del proprietario.
Intraprese immediatamente le ricerche, il malfattore veniva intercettato e fermato dopo un breve inseguimento a piedi.
span style="color: #000000;">Le rapine erano state più di una.
Successivi riscontri hanno consentito di accertare che la stessa persona il giorno precedente aveva rapinato il medesimo negozio armato di coltello, nella circostanza aveva asportato il registratore di cassa contenente 350 euro. L’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale Lorusso-Pagliarelli in attesa dell’udienza di convalida.
Nella notte fra sabato e domenica i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo coadiuvati dai Carabinieri della Stazione di Piazza Marina, hanno arrestato con l’accusa di tentato furto L.B.g. e A.h. entrambi 19enni palermitani, noti alle Forze dell’ordine.
I due, con arnesi da scasso, mandavano in frantumi la vetrina di un esercizio commerciale in via Mariano Stabile per sottrarre della merce, dandosi poi alla fuga.
Le immediate ricerche da parte dei militari hanno permesso di rintracciare i due nelle vicinanze, inoltre è stato denunciato alla Procura dei minori un 15enne palermitano, in quanto anch’egli parte attiva all’evento delittuoso.
Gli arrestati, sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni in attesa di udienza con rito direttissimo.
L’Autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto in videoconferenza disponendo per i due l’affidamento in prova ai servizi sociali.
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