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Castellammare di Stabia

Amore: “Il settore giovanile della Juve Stabia va evidenziato a livello nazionale. C’è un grande lavoro di squadra alla base”

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Enrico Maria Amore, ex centrocampista della Juve Stabia e della Turris, è intervenuto nel corso della trasmissione televisiva “Juve Stabia Live”.

Le dichiarazioni di Amore sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Quelle tra Juve Stabia e Turris sono gare particolari che hanno una storia a sé. In queste gare prevalgono le motivazioni e l’attaccamento che si ha alla maglia e la voglia di affrontare l’avversario e anche la partecipazione del pubblico è importante. Il derby – aggiunge Amore – ha un sapore particolare e bisogna prepararlo anche mentalmente.

La Turris è in una posizione di classifica favorevole ma non arriva da un grande momento diversamente da quanto è avvenuto all’andata. Nella Juve Stabia c’è stata un po’ di movimento a livello tecnico che non aiuta mai. Ma Novellino non ha bisogno di presentazioni e l’esperienza non gli manca. La squadra di Caneo – continua Amore – gioca in modo aperto senza tattiche particolari. Sarà una bella partita. Sono partite che si decidono anche sull’aspetto emotivo. Queste gare le vince chi ha voglia di vincere. E’ la determinazione che fa la differenza.

Posso garantire che sia Saby Mainolfi che lo conosco da quando eravamo ragazzini che Amodio hanno voluto fortemente che io venissi a Castellammare. Sto seguendo il settore giovanile avendo un legame particolare con loro ma posso dire che il lavoro del settore giovanile della Juve Stabia è veramente importante e andrebbe risaltato anche a livello nazionale. Domani la Primavera della Juve Stabia – continua Amore – inizierà i playoff nazionali. Essere alla pari con squadre come il Pescara è motivo di vanto. E’ un valore aggiunto a cui dare risalto il settore giovanile della Juve Stabia. Il loro segreto? C’è un grande lavoro di squadra alla base. 

A Torre del Greco ho iniziato grazie a Merolla che era l’allenatore. Venivo dal settore giovanile del Torino. Il più bel ricordo fu un campionato splendido nella stagione 93-94, eravamo tutti legati ed abbiamo un gruppo whatsapp in cui ci sentiamo ancora. Il più bel ricordo di Castellammare – aggiunge Amore – è l’anno della promozione in C1 dopo l’anno precedente che fu molto brutto e che culminò con la retrocessione in C2.

Nell’anno della C2 c’era Salvatore Soviero ma anche Ametrano, Rastelli prima calciatore e poi allenatore, Alessandro Fabbro. Il momento più bello è l’ultima gara di campionato in cui ci fu molta tensione. Mentre tutti festeggiavano la promozione – continua Amore –  la mia reazione fu quella di scappare negli spogliatoi e piangere e quello mi fece pensare sul fatto che per me era finito il calcio.

L’area scouting è fondamentale per me, ho elaborato un software che viene utilizzato dal settore tecnico di Coverciano. E’ importante osservare i giocatori da vicino sul campo già dal riscaldamento e approfondire.

E’ stata una grande emozione poter giocare nel Cava United con mio figlio Gabriele. Non gioco più perché ho paura anche di procurarmi qualche infortunio che mi impedirebbe di portare avanti la mia attività. La passione però c’è sempre – conclude Amore – e faccio l’allenatore per una squadra delle mie parti”.


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