Uomo 21enne non si rassegna alla fine della relazione e incendia l’auto dell’ex fidanzata, i Carabinieri lo hanno arrestato.
“Amore” (?) in cenere: le incendia l’auto per intimidirla
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AN SEBASTIANO AL VESUVIO- Uomo 21 enne per rivendicare il suo “Amore”, non accetta la fine della relazione e incendia l’auto dell’ex fidanzata.
I carabinieri della Stazione di San Sebastiano al Vesuvio insieme a quelli di Volla, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dall’A.G. di Nola a carico di un 21enne del posto ritenuto gravemente indiziato dell’incendio di un’autovettura.
La sera del 16 aprile scorso, i militari della Stazione di San Sebastiano al Vesuvio sono intervenuti in una strada del paese per un’auto in fiamme.
Dopo lo spegnimento dell’incendio, ritenuto dai vvff di natura dolosa, sono partite immediatamente le indagini dei Carabinieri.
Secondo quanto accertato il 21enne aveva incendiato il veicolo per intimidire l’ex fidanzata: da tempo, nonostante la loro relazione fosse finita, aveva adottato comportamenti persecutori nei suoi riguardi.
L’Autorità Giudiziaria di Nola, concordando con le risultanze investigative dei Carabinieri ha emesso in breve tempo il provvedimento cautelare nei confronti del ragazzo, che dovrà adesso permanere nella sua residenza in attesa di essere giudicato.
E’ evidente che non si tratta di “amore”, qui siamo dinanzi ad un caso in cui la persona è incapace di accettare la fine di una relazione sentimentale, perché la concepisce come espressione della sua identità, pertanto l’essere “lasciato” è vissuto come un fallimento… Dunque per lui inaccettabile.
C’è bisogno di una rivoluzione culturale, in cui agli uomini venga insegnato a gestire le proprie emozioni e vivere le relazioni interpersonali riconoscendo e rispettando l’altra persona.
Solo così “la fine di una relazione”, seppur dolorosa e frustrante, potrà essere affrontata e vissuta senza “dare la colpa” o sentirsi “perdente”.
In una relazione di coppia si è sempre due: non ci si possiede, ma si tiene sempre presente che l’altro ha la sua identità e merita rispetto, sempre.
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