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Castellammare di Stabia

Amelia Ciarnella: Una chiacchierata sul ristorante

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Una chiacchierata sul ristorante, di Amelia Ciarnella è uno dei racconti della maestra in pensione che collabora con il nostro giornale.

Il ristorante

Il ristorante è un luogo pubblico e piacevole da frequentare, in particolare quando si conosce il locale, si sa che ci sono ottimi cuochi e si mangia bene.

Ci si va per mille motivi: per necessità di lavoro, per evitare di stare vicino ai fornelli durante l’estate con la calura estiva, per non saper cucinare, o semplicemente per poter godere della compagnia degli altri quando si rimane da soli e si hanno anche sufficienti possibilità economiche.

Inoltre ci sono persone piuttosto solitarie, alle quali piace più ascoltare che parlare.

In quel caso il ristorante, specie se affollato, è il luogo più indicato per sentirne tante, senza partecipare a nessuna discussione.

Mentre si mangia, se non si hanno problemi di udito, si può sentire tutto ciò che si dice intorno, risollevandosi il morale, specie se si è un po’ giù di “corda”! poiché  fra i tanti c’è qualche giovane spiritoso e simpatico, fatto così per sua natura, con la tendenza e la voglia di dire, parlare, raccontare, “intrufolando” sempre delle diversità spassose, con aneddoti appropriati compreso barzellette, per essere sempre al centro dell’attenzione generale, allo scopo di fare “spettacolo” distraendo e divertendo piacevolmente tutti i componenti del gruppo.

Ho sempre saputo e anche visto che, maggiormente gli uomini, subito dopo aver bevuto un po’ di vino, diventano più allegri, come il suddetto giovane, iniziando a raccontare spiritosaggini parlando forte di proposito, per divertire l’intera compagnia. In genere ci riescono, perché sembrano dei veri e propri comici.

Quando si ha la fortuna di incontrarne qualcuno, è certo che si trascorreranno delle ore piacevoli, rilassanti e divertentissime, utili e salutari per l’intero organismo!

Io sono completamente astemia e non sopporto nemmeno l’odore del vino.

Però ricordo che, quando era in vita mio marito, andavamo spesso al ristorante e potevo notare in alcuni, la differenza fra prima e dopo il pasto, cercando sempre di “captare” la nota comica, per poterla poi scrivere e divertire me e gli altri!

Attori famosi

In una di queste occasioni capitammo in un ristorante aperto da poco, dove era in corso un pranzo di nozze ed erano rimasti liberi soltanto due tavoli che furono occupati da alcuni attori molto famosi, fra i quali anche un comico già affermato.

Ovviamente gli invitati lì presenti, essendo tutti amici e parenti degli sposi, parlavano e raccontavano ad alta voce ogni cosa, in particolare barzellette di ogni tipo e situazioni spassose, per farle sentire anche agli invitati seduti un po’ più in là, ridendo e divertendosi sia gli uni che gli altri.

(Compreso noi e gli attori, che non facevamo per niente parte degli invitati!)

Inaspettatamente il comico già affermato e conosciuto, seduto nel tavolo degli attori, si alzò e rivolgendosi al giovane che aveva appena finito di raccontare l’ultima barzelletta, gli disse: “Ne hai dimenticato una che è anche molto istruttiva e te la ricordo io!

Nella provincia pontina

“In un paese della provincia di Latina, famoso per aver dato, e dà ancora, i natali alle persone più longeve d’Italia, un giorno vi si recò un giornalista al fine di conoscere il paese e intervistare i vecchi per poter dare agli ascoltatori qualche consiglio utile per vivere il più a lungo possibile.

Andò quindi, nella piazza principale, dove giornalmente si riuniva la maggior parte degli anziani per godersi l’aria fresca e frizzantina di quel posto e cominciò a parlare con loro chiedendogli cosa mangiavano di buono, cosa facevano e avevano fatto in passato, per essere riusciti ad arrivare felicemente fino a quella tarda età!

Quasi tutti risposero che mangiavano ogni cosa, ma senza esagerare troppo e conducevano una vita assolutamente normale.

Soltanto uno, molto più vecchio degli altri, si teneva un po’ in disparte.

Quando il giornalista gli si avvicinò un po’ titubante chiedendogli: “E lei cosa ha fatto di bello e di buono nella sua vita?” – Quello fece una piccola pausa poi, inspirando profondamente, rispose: “Io nella mia vita ho fatto di tutto e di più, non mi sono privato mai di niente.

Ho mangiato, fumato e bevuto, sono andato sempre a donne, preferendo quelle che “lavoravano” meglio e facendo con loro le ore piccole, fino al completo appagamento!

Non mi sono pentito mai di niente e ora mi sento felice e soddisfatto!”

E quanti anni ha lei oggi?

 L’altro ieri ho compiuto trentacinque anni!!!” –

(Grandi risate a non finire e fu una serata indimenticabile per tutti!!)

Conclusioni

Il ristorante quindi è un luogo fantastico e rilassante, da consigliare ad ogni persona leggermente depressa, poiché se si avesse la fortuna di incontrarci sempre dei giovani simpatici, simili a quelli visti e sentiti nel suddetto ristorante, basterebbe ascoltarli un paio d’ore, per annullare qualunque malinconia e far tornare il buon umore a chiunque!


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