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e parole del due volte campione del mondo e pilota dell’Alpine Fernando Alonso sull’importanza dell’esperienza in F1 e non solo
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Alonso: “Essere più giovane non vuol dire essere più veloce”
L’età che avanza, ma la voglia di spaccare tutto resta la stessa. È questa la storia di Fernando Alonso. Il quarantenne pilota dell’Alpine, in questa stagione di Formula Uno, ha fatto capire a tutti di che pasta è fatto nonostante la carta d’identità. Fattore età che però, in uno sport come la Formula Uno, non sempre deve essere visto come un problema anzi, a volte, anche come un qualcosa in più rispetto agli altri.
Fattore esperienza
Forse a influire sarà senza dubbio l’esperienza che, in Formula Uno, può fare e come la differenza. Un esempio è quanto visto in Ungheria, quando Fernando Alonso è riuscito a difendersi per più giri dall’attacco di Hamilton. Difesa, senza fare troppi giri di parole, che ha permesso poi a Esteban Ocon di portare a casa la vittoria.
“Batterei l’Alonso di 23 anni con una mano”
Su questo tema ha parlato proprio lo stesso Fernando Alonso, facendo capire a tutti come la Formula Uno sia sempre un capitolo a parte. A tal proposito, ecco le sue dichiarazioni:
“Questo non è il Tour de France, non sono le Olimpiadi, né il calcio, dove a 23 anni si è al culmine della carriera. Se corressi ora contro il Fernando Alonso di 23 anni, lo batterei con una mano. Non conta quanto sei giovane, ma quanto sei veloce. Le mie sensazioni vanno contro il pensiero generale, che guarda all’età in relazione alle prestazioni. Non è detto che, se sei più giovane, vai più veloce. Non è così che funziona il cronometro negli sport motoristici. Forse ci sono persone che vorrebbero vedere nuovi nomi, nuove speranze, sbarazzandosi di alcuni dei piloti che vedono ogni fine settimana”.
Sul suo futuro
“Mi vedo impegnato a gareggiare ancora a lungo. Se non sarà in Formula 1, cercherò di perseguire alcune delle restanti sfide in altre competizioni. Vorrei essere il pilota più completo di sempre nel Motorsport”