Lo ha detto il Vescovo nella liturgia che chiude la novena dell’Assunta
Antonio Di Donna, vescovo di Acerra, ha rivolto un appello ai fedeli nella Basilica di Santa Maria a Pugliano a Ercolano durante la liturgia che chiude la novena dell’Assunta, patrona della città degli Scavi. Mons. Di Donna ha detto: “Dobbiamo restare umani per non ritornare ai tempi bui della barbarie e dei totalitarismi”.
Poi ha continuato: “Stiamo vivendo tempi molto difficili in cui il sentimento di umanità introdotto dal Vangelo è minacciato, stiamo respirando un clima avvelenato sia a livello personale che familiare ma soprattutto sociale. Quel che è peggio è che si ritiene normale professarsi cristiani ma non credere in certi valori che non sono opzionali né facoltativi ma sono a fondamento del vangelo: la fraternità, l’accoglienza dei deboli, la compassione verso i poveri. Ancor peggio è rescindere ogni legame tra questi valori dall’agire pubblico come se l’etica, la morale il vangelo e la fede non debbano entrare nella vita pubblica”.
Sugli emigranti: “C’è una legge del mare molto chiara. I nostri marittimi dei quali è piena questa città, sanno che bisogna soccorrere chi sta in mare senza guardare alla pelle o al luogo. Abbiamo forse dimenticato che siamo stati noi un popolo di emigranti? Abbiamo dimenticato le navi che partivano dai porti di Napoli e Genova per andare all’estero a migliorare le condizioni di vita?”.
Infine, ha concluso l’omelia: “Chiediamo al Signore di restare umani. Resti umana la nostra Italia, l’economia, la politica, la scienza per evitare di ritornare al buio della barbarie”.
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