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Castellammare di Stabia

Accademia Futura con il Maestro Cantarella per l’open day della ripartenza

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L’Accademia Futura di Castellammare di Stabia è oggi sede di un Open Day speciale e nel segno della ripartenza. Ospite il Maestro Davide Cantarella, percussionista e batterista salernitano la cui carriera è inscritta nel segno di numerose e importanti collaborazioni e tanti, tanti progetti.

I punti di svolta della carriera di Cantarella sono stati tutti dettati dalla passione per la musica.

“Se si opta per portare avanti la carriera musicale bisogna crederci. Al di là del ritorno economico. Il business e il dio denaro ci portano a cambiare modo di essere. Mi interessa aiutare i giovani ad evitare di farlo. Non posso aiutarli tutti, ma alcuni sì. Ad esempio, Antonia Criscuolo, con cui collaboro già da tre anni, crede nella musica. Ha solo 19 anni ma è già pronta. C’è bisogno di giovani che sappiano cosa sia la nicchia e la buona musica”.

Antonia Criscuolo, giovanissima, non nega di sentire una certa responsabilità nei confronti dei colleghi coetanei.

“L’ingresso nella bolla della musica è avvenuto grazie a Davide, così come la scoperta di nuovi mondi. Ma non manca la spensieratezza della musica e del fare cose belle”.

Cantarella sottolinea come la musica sia la forma d’arte a cui l’essere umano si associa più facilmente. “Se mettessimo su un palco un musicista mediocre, qualsiasi non professionista della musica si accorgerebbe dell’inganno. Perché la musica fa parte della vita di tutti”.

“Il business è solo l’ultima parte, ma non è tutto. Così la musica finisce. Dopo la pandemia, non si può recuperare in poco tempo. Il palco manca a tutti, penso sia il caso di spalmare la voglia di musica che durante le chiusure abbiamo accumulato. Invece di chiedere il solito budget, chiediamo di meno e lavoriamo di più”.

Il modo migliore per ripartire è con i giovani: “il giovane deve fare business, lavoro, studio, tutto insieme e con passione”.

È d’accordo Giovanna Iovine, direttrice dell’Accademia Futura:

“Sono molto positiva e speranzosa, ma se non puntiamo sui giovani manchiamo al nostro dovere. La musica non deve essere merce, ma passione e amore. Solo i giovani possono comprendere e seguirci in maniera positiva e senza fronzoli. Nella nostra scuola prevale la familiarità senza competizione cattiva. Si lavora insieme come una catena di montaggio. La scuola si è interessata anche al sociale e si è attivata con il Maestro Cantarella in occasione del terremoto di Amatrice”. In quell’occasione, Cantarella ha rinunciato ad un concerto già programmato per supportare una causa importante.

Tante parole per descrivere la musica, tutte positive: perché la musica si può fare solo in un modo, insieme.

A cura di Lorenza Sabatino


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