Reggio Calabria – E’ da sempre solo la Salerno-Reggio Calabria, per molti invece è soltanto l’ A3, ora in tanti cominciano a chiamarla autostrada. Il cronista dell’Agi ha percorso i 495 chilometri del tracciato che da Reggio Calabria portano a Salerno e poi le corsie opposte fino alla città dello Stretto. La prima considerazione è più che evidente: in realtà le autostrade sono due. La prima nel tratto campano e lucano, la seconda in quello calabrese. Tre corsie, gallerie rifinite e illuminate alla perfezione, manto stradale nuovissimo in diverse zone e i primi 100 chilometri, da Salerno a Padula Buonabitacolo, già cablati dall’Anas con la tecnologia che consentirà all’A3 di diventare la prima smart road del mondo, testimoniano i passi da gigante compiuti negli ultimi anni.
A questa entusiasmante fotografia fanno da contraltare diversi chilometri, in Calabria, a due sole corsie, con al massimo una mini corsia di emergenza. Senza dimenticare il tratto tra Cosenza e Altilia Grimaldi, considerato tra i più pericolosi, e quello tra Campo Calabro e Reggio Calabria che, secondo quanto denuncia con forza la Cgil proprio in questi giorni, da tempo sembra essere dimenticato.
A
nche se in molte zone calabresi, evidenziano i tecnici, il problema dei problemi è il tracciato originale.
I restringimenti di carreggiata e un paio di cambi di corsia, hanno assicurato giorni fa dall’ufficio Anas che da Cosenza si occupa di tutta l’A3, saranno rimossi entro oggi. La presentazione è stata programmata con una conferenza stampa “on the road”, a bordo di un autobus partito da Roma direzione Villa San Giovanni. Sull’autobus il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, e i giornalisti, che avranno così la possibilità di vedere, chilometro dopo chilometro, i lavori fatti, quelli in corso o da fare sul tracciato.
“Rispetto a qualche anno fa le cose sono davvero cambiate – racconta a proposito Paolo, in sosta all’autogrill di Tarsia (Cosenza) prima di riprendere il cammino con un furgone Ducato, destinazione Arzano (Napoli) – direi che l’autostrada comincia a prendere forma. Si viaggia bene e non ho visto code chilometriche o rallentamenti tra uno svincolo e l’altro”. Sono davvero tanti, semplici automobilisti occasionalmente su queste corsie, camionisti e rappresentanti spesso su questa strada per ragioni di lavoro, a sottolineare che di mese in mese l’autostrada sta cambiando volto. E da quando Renzi ha indicato la data del 22 dicembre per l’inaugurazione, confermata poi al format dell’Agi “Viva l’Italia” dal ministro delle Infrastrutture, Delrio, e recentemente anche dal presidente di Anas, Armani, i lavori sono stati interessati da una decisa accelerazione.
Restano una serie di opere da realizzare, diversi tratti saranno ancora oggetto di interventi per la sicurezza. L’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, da tutti indicata come il monumento dell’inefficienza, vuole uscire dal repertorio dei comici e si candida a diventare l’autostrada del futuro. Dopo anni e anni di lavori infiniti, file chilometriche, disagi, mazzette, pressioni della ‘ndrangheta e di altre organizzazioni criminali, annunci e promesse che non hanno trovato conferme nel tempo, forse siamo ad un vero punto di svolta. Si comincia dal nome: non più solo A3, non più soltanto Salerno-Reggio Calabria. Ma anche autostrada, finalmente.
Rosario Stanizzi/agi
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