L’Istituto Comprensivo Di Capua e il Movimento Italiano Genitori per creare gli “ambasciatori” contro il Bullismo e del Cyber Bullismo
A scuola una iniziativa per combattere Bullismo e del Cyber Bullismo
Castellammare di Stabia – Due psicologhe, volontarie del MOIGE (Movimento Italiano Genitori) hanno incontrato i ragazzi delle seconde classi per affrontare con il loro problema del Bullismo e del Cyber Bullismo, per fornire utili informazioni e possibili risposte per provare a formare “giovani ambasciatori” contro questo grave fenomeno.
S
econde classi dell’Istituto Comprensivo Di Capua che con costanza periodicità, organizza momenti d’interessanti coinvolgimenti dei ragazzi su temi, argomenti e questioni che interessano e coinvolgono loro.
E noi volentieri ne parliamo, non solo perché invitati o per far piacere o ancora per sottolineare quanto l’istituto mette in campo, anche se ciò non dispiace, ma soprattutto per contribuire a far conoscere a platee sempre più ampie, le questioni che i ragazzi affrontano nelle ore di lezione e che devono trovare spazi anche e forse soprattutto, all’esterno della stessa scuola.
In attesa della sistemazione dei ragazzi nell’aula magna, le due psicologhe, Ambra Minetti e Gaia Laspina, ci hanno raccontato che provengono da Roma, faranno, per questo problema, due tappe per regione e che la scelta di Castellammare è stata una decisone della direzione centrale del MOIGE.
Obiettivi collaterali alla conoscenza e prevenzione del fenomeno, è stato da loro ancora detto, il creare una rete tra genitori e ragazzi, e provare, nella intera giornata che resteranno nell’istituto, a dare spazio ai ragazzi che potranno contattarli anche nel Centro Mobile, in sosta nel cortile della scuola.
E’ stata la preside, Rosa Vitale a presentare l’iniziativa sottolineando alcuni fondamentali concetti del bullismo e del Cyber Bullismo, quest’ultimo che comunque viene vissuto solo all’esterno della scuola.
Dopo il saluto ai ragazzi da parte dell’assessora alla Pubblica Istruzione Diana Carosella, le due psicologhe hanno avviato il loro percorso d’interlocuzione con i ragazzi ponendo domande, facendo assistere a brevi filmati, con l’obiettivo di capire il loro pensiero, il loro punto di vista.
Per portarli a concludere e dunque individuare i tipi di violenza, da quella fisica a quella psicologica e quella relazionale; la differenza tra lo scherzo, la semplice lite e il bullismo; i tanti possibili protagonisti in una scena di bullismo, come reagire, come comportarsi sia se si assiste e sia se si è vittima.
Le cause e gli ambiti dove questo fenomeno si manifesta, la importanza di parlarne, con gli amici, i compagni, i genitori e gli stessi insegnanti.
“Si deve sempre cercare di aiutare il proprio compagno vittima e la vittima deve sempre chiedere aiuto che rappresenta un’azione di forza”.
E tutte le risposte che sono emerse, con un’intelligente conduzione e trattamento del problema, dagli stessi ragazzi, interagendo con le psicologhe del MOIGE, hanno dimostrato ed evidenziato come il problema è stato argomento di discussione nelle loro classi.
Stesso metodo è stato usato per il fenomeno del Cyber Bullismo, com’è noto un modo per offendere l’onore, il decoro e la reputazione di una vittima attraverso l’uso di rete telefonica, social network o piattaforme telematiche.
Strumenti che oggi sono utilizzati con facilità dai ragazzi e dunque l’attenzione non può che essere alta da parte soprattutto dei genitori o da chi è più vicino ai ragazzi, perché tanti possono e sono i danni che ne possono scaturire.
A differenza del bullismo, che è complessivamente visibile, per il fatto che l’uso di questi strumenti è individuale, il controllo resta più difficoltoso come difficile è individuare il molestatore che proprio perché opera in anonimato e con scarsissima possibilità di essere scoperto, agisce senza alcune preoccupazione.
I vari tipi di violenze anche per questo secondo fenomeno, le cause, le conseguenze che possono anche essere estreme, il come difendersi e dunque effettuare controlli sui siti che si pensa di entrare, e l’uso consapevole del web.
Non trascurabile in tutto questo il ruolo dei genitori che sono stati inviati nel pomeriggio a dialogare con le due volontarie, per dare loro sempre maggiori informazioni sul fenomeno, consigli comportamentali nel caso in cui ci si dovesse trovare a intervenire in una situazione di Cyber Bullismo.
Genitori, che come è anche riportato su un prezioso opuscolo che sarà diffuso, “Hanno il dovere di mettersi in ascolto di chi non ha il coraggio di denunciare un disagio per paura del giudizio, dell’esacerbarsi della situazione o peggio ancora perché pensa di non poter essere compreso o creduto”.
Gli immediati consigli utili ai genitori, riportati su una brochure del MOIGE, sono: Spiega ai tuoi figli l’importanza della privacy, sicurezza e identità in rete; quando puoi, affianca i tuoi figli nella navigazione; Insegna a non accettare di incontrare persone conosciute solo in rete; Utilizza antivirus e firewall per proteggere pc, tablet e smartphone; insegna a non rispondere ma a segnalare i messaggi offensivi.
Il MOIGE è un movimento nazionale che da 20 anni svolge quotidianamente attività di prevenzione, protezione e tutela dei minori.
Esiste un numero verde attraverso il quale è possibile chiedere aiuto: 800937070 e un numero per la messaggistica 3933009090.
Giovanni Mura
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