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Castellammare di Stabia

A bocce ferme – Napoli-Sampdoria, in direzione ostinata e contraria

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rendiamo in prestito le parole del grande cantautore genovese Fabrizio De Andrè per commentare questo scampolo iniziale di campionato. Nelle prime due scoppiettanti trasferte, si sono visti gol a profusione, sia nella bellissima vittoria di Firenze, che nella sfortunatissima sconfitta dell’Allianz Stadium di Torino; ma allora qual è il vero volto di questo Napoli? Le analisi della vigilia, soprattutto degli esperti di calcio, parlavano della difesa pi˘ solida d’Italia, se non d’Europa, e di un attacco orfano di un vero goleador, composto di piccoletti sul viale del tramonto calcistico. Ma il campo, come accennavamo, si dirige in direzione ostinata e contraria: le prime due partite vedono la difesa incassare sette reti, una media da retrocessione, seppur su due campi ostici come pochi altri; l’attacco invece, che avrebbe dovuto soffrire senza il famoso puntero, ne segna altrettanti, mostrando trame interessanti, seppur approssimative in alcuni frangenti di eccessivo e inconcludente narcisismo. E allora, dopo una pausa nazionali quanto mai necessaria a riordinare le idee, eccoci di scena al San Paolo; stadio rimodernato, sediolini con tutte le sfumature di azzurro, spogliatoi degni dei migliori club d’Europa, maxischermo nuovo di pacca; niente tutto esaurito, i sapientoni dicono perchÈ martedÏ si comincia con le notti Europee, più affascinanti con i campioni in carica del Liverpool subito di scena. Però l’entusiasmo si percepisce, si sente la possibilità di costruire tra le mura amiche una epica cavalcata. La Sampdoria, pallida parente della brillante compagine imbastita da Giampaolo, sembra voler misurarsi ad armi pari, con quel diavolo di Quagliarella che irride la propria età; è svelto come un ragazzino, stop e tiro in un fazzoletto: il bravo Meret però non si fa ingannare! Il talentino tra i pali mostra carattere e sicurezza. Il Napoli contrattacca, e il folletto belga mette in scena tutto il suo talento: cross dalla destra e tiro a volo senza nemmeno guardare! Uno a zero, il boato dello stadio è assordante! Il primo tempo scorre con il Napoli che danza sulle punte, cercando verticalizzazioni improvvise e la Samp che cerca di limitare i danni. Nel secondo tempo si capisce che Ancelotti ha imposto un forcing che possa mettere fine alle ostilità, e difatti dopo poco Mertens sigla la doppietta
personale, complice il fisico e l’intelligenza tattica di un nuovo innesto, Llorente! Il Re Leone reprime la voglia di segnare un gol difficile, per servire il compagno che adesso ha Maradona nel mirino, per numero di gol segnati nel Napoli! La festa può cominciare, stadio nuovo ma vecchie abitudini: Mertens va di doppietta, il Napoli torna a un pelo dai campioni d’Italia, e si riprende la scena di un campionato che si preannuncia incerto e divertente…

a cura di Fabiano Malacario

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