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76a Mostra del Cinema: “Leoni ruggenti” nelle premiazioni di ieri

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Leoni ruggenti più che mai nel gran finale di ieri. Il Leone d’oro al film JOKER di Todd Phillips, è stato molto acclamato, sia per la perfetta regia di Phillips, sia per la ineguagliabile ed indimenticabile interpretazione di Joaquin Phoenix.

76a Mostra del Cinema di Venezia: “Leoni ruggenti” nelle premiazioni finali di ieri – Patricia Santarossa

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n Joker di grande attualità, dove la pazzia è disperazione e la disperazione commedia: immerso nella società odierna, con le sue idiosincrasie, più che mai vivo e reale si muove abilmente tra le cosiddette persone normali .

Un Joker differente, potrebbe essere uno di noi, oggi, domani, dopodomani, in una Gotham City oscurantista, dove le differenze di classe sono diventate odio verso la politica e quella élite che detiene il potere e la ricchezza, fregandosene della gente ordinaria, che giorno dopo giorno annaspa disperata per sopravvivere.

La regia impeccabile di Phillips e la grandiosa interpretazione di Joaquin Phoenix, fanno di Joker un vero capolavoro.

Ruggente anche il Leone d’argento Gran Premio della Giuria (presieduta anche qui da Lucrecia Martel) per J’ACCUSE di Roman Polanski.

Molto acclamato anche questo film sull’affare Dreyfuss, un caso discusso per decenni e portato alla giusta soluzione (scarceramento di Dreyfuss ingiustamente accusato di spionaggio e tradimento), da Emile Zola con una lettera dal titolo appunto J,’accuse al giornale L’Aurore.

Film dalla regia anche qui impeccabile, con un cast che si muove all’unisono con ritmi da orologio svizzero e di grande attualità, nonostante i fatti risalgano a 100 anni fa: La Storia ripete se stessa, finché l’uomo non imparerà dalla Storia.

Premiato anche l’Italiano MARTIN EDEN di P. Marcello, con la Coppa Volpi assegnata al nostro bravissimo Luca Martinelli, come miglior attore protagonista maschile.

Coppa meritatissima: una interpretazione veramente potente del personaggio tratto dall’omonimo libro di Jack London del 1909.

Un Martin Eden proposto dal regista, come personaggio-“eroe”, che riscattatosi dalle sue umili origini, scarta il sogno di diventare un ricco borghese (per sposare la donna amata), e si unisce invece alla causa socialista aiutando gli altri a riscattarsi da ignoranza, povertà e umiliazione.

Leone d’argento alla regia, a Roy Andersson per “About Endlessness”, film molto discusso e considerato “debole”, nonostante la sua natura innovativa.

Grande successo per questa edizione della Mostra del Cinema di Venezia, che ha superato per presenze di pubblico e addetti al settore quella dell’anno scorso, che aveva già ottenuto grandi consensi.

La direzione di Alberto Barbera, molto ispirata ed esperta, ha colto nel segno, centrando tutti gli obiettivi e portando la Mostra a livelli altissimi.

Ci auguriamo che questo meritato successo possa restare intatto o addirittura aumentare negli anni a venire.

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