Trasferta ravvicinata per Alvini e squadra dopo il pareggio casalingo con il Cittadella, il Perugia va a Pisa. Fuori Angella, Carretta e Santoro per infortuni; indisponibili causa squalifiche invece Curado e Falzerano. Incertezza per Burrai che nella sfida con il Crotone prima della squalifica aveva ricevuto una botta alle costole. Ancora sempre out Rosi. Massimiliano Alvini si dice convinto che chiunque giochi, per il Grifo sarà sempre il massimo:
“Voglia e consapevolezza che domani giochiamo una partita bellissima, con il piacere di allenarsi ed andare a Pisa. Sapere che possiamo giocare già domani è straordinario. Studio dell’avversario, preparazione, pre gara, strategia, tattica, è quello che io amo, quello che mi fa impazzire, per cui vivo. Da allenatore mi piace lavorare sulle partite, quindi per me piacevole ritornare subito in partita. Ci avviciniamo a domani con gran entusiasmo e voglia, e con il desiderio di fare il massimo. Dobbiamo fare valutazioni difensive rimaneggiate in base all’avversario. L’anno scorso per esempio a Reggio ho già giocato anche con la linea a quattro. Oltre le assenze dobbiamo valutare se le condizioni di Dell’Orco (se gioca lui restiamo con la linea a tre) sono ottimali per poter giocare. Ma qualsiasi sia la mia decisione di giocatori, e disposizione linea difensiva, non sono preoccupato, perché alleno una squadra di giocatori intelligenti da questo punto di vista. Lucca alto e molto veloce. Quindi – restando in difesa – da starci attenti. Ma anche Nagy, Touré, Beruatto e gli altri del Pisa sono tutti da starci attenti. Ma noi faremo valere i punti di forza dei nostri calciatori: Sgarbi, Zanandrea, Burrai, Segre, Ghion, Lisi (domani torna da ex avendo l’opportunità di mostrare di aver meritato in passato lo stesso Pisa ed oggi il Perugia), Matos, Murano, De Luca, Vanbaleghem (duttile che può giocare sia avanti che dietro: se non gioca Dell’Orco metto Vanbaleghem nella linea a tre). Che il Pisa poi potesse far bene quest’anno deriva dalla costruzione che viene da diversi anni: stesso allenatore da 4 anni D’Angelo ha fatto il corso con me, con una società che ha gettato così le basi per tornare in Serie A. Il Perugia secondo me ha iniziato un certo tipo di percorso. Credo che le motivazioni in Serie B non le debba trasmettere l’allenatore. Io per me sono sempre pieno d’amore e di passione per quello che sto facendo. E’ impossibile che io motivi i miei calciatori: le motivazioni le devono avere dentro di loro. Fra gli attaccanti che ho De Luca e Matos stan facendo un gran lavoro, da me molto apprezzato, e spero lo apprezzino tutti. Non esistono “riempirosa”, per cui Sounas è con noi per dare il suo contributo”.
a href="https://vivicentro.it/author/cada/">Carmine D’Argenio, Autore a VIVICENTRO
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