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Adnkronos) – Oggi, 4 novembre, non è un giorno come un altro se si parla di lavoro.La data di oggi in realtà nasconde un’importante sorpresa per il dipendente: una giornata di permesso retribuita maturata in busta paga, della quale godere in caso di necessità oppure monetizzare nel rispetto delle condizioni dettate dal contratto collettivo di riferimento. Il 4 novembre è infatti il Giorno dell’Unità nazionale, o anche Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, in cui ricorre l’anniversario dell’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti con il quale si è conclusa la Prima guerra mondiale. Una giornata importante che fino al 1977 era considerata a tutti gli effetti una festività nazionale: con l’entrata in vigore della legge n. 937/1977 però è stata soppressa, con il 4 novembre che da allora è da considerare al pari di un giorno feriale.
Tuttavia, come previsto dalla normativa, nei giorni in cui ricadono le ex festività (come appunto quella del 4 novembre, ma anche il giorno di San Giuseppe o dell’Ascensione) il lavoratore ha diritto a un permesso retribuito di cui godere in caso di necessità. Tuttavia, ciò vale esclusivamente nel caso in cui le suddette giornate risultino lavorate: per questo motivo solo chi lavora di sabato avrà diritto a un permesso extra in busta paga per la giornata del 4 novembre 2023. Le modalità con cui questi permessi vengono riconosciuti, come pure i termini entro cui goderne, vengono definiti dal contratto collettivo di riferimento. È a questo che quindi bisogna guardare per capire dopo quanto i permessi maturati ma non fruiti possono essere monetizzati dal lavoratore. —facilitaliawebinfo@adnkronos.com (Web Info)