Il 31 Ottobre lo si può definire un giorno funesto : nel 1984 dello stesso giorno moriva Eduardo De Filippo, oggi ci lascia Sean Connery.
31 Ottobre 2020 : è morto Sir Thomas Sean Connery
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oco importa che avesse compiuto 90 anni e che quindi si possa dire ” ha avuto una lunga vita”, oggi se ne è andato Sean Connery, un uomo che con le sue interpretazioni ha lasciato un segno nell’immaginario di tutti noi.
Nello stesso giorno del 1984 moriva Eduardo De Filippo, commediografo, attore, regista, autore e produttore; Maschera della Commedia dell’Arte ed Esempio insuperabile annoverabile nel Pantheon degli Attori che meglio rappresentano l’Eccellenza non solo Napoletana ma Italiana nel mondo.
Sean Connery in Italia lo abbiamo conosciuto con la voce di Pino Locchi -all’anagrafe Giuseppe Locchi (Roma, 10 novembre 1925 – Roma, 21 novembre 1994), che è stato un attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano più importanti della seconda metà del XX secolo .
Sir Thomas Sean Connery (Edimburgo, 25 agosto 1930 – Nassau, 31 ottobre 2020) è stato un attore e produttore cinematografico britannico, vincitore di un Premio Oscar, tre Golden Globe (compreso l’Henrietta Award e quello alla carriera) e due Premi BAFTA.
Nel 1988 vince il Premio Oscar come Miglior attore non protagonista, nel ruolo di Jimmy Malone nel film ” The Untouchables “- Gli intoccabili del 1987 diretto da Brian De Palma e scritto da David Mamet; film in cui gli abiti sono curati da Giorgio Armani.
Tra i tanti ruoli lo ricordiamo anche in ” Robin Hood – Principe dei ladri “(Robin Hood: Prince of Thieves) un film del 1991 diretto da Kevin Reynolds, in cui il protagonista è Kevin Costner, ma lui di certo non passa inosservato nel ruolo di Re Riccardo, anche se poi compare solo verso la fine! Dopotutto lui aveva già interpretato il ruolo di Robin Hood in “Robin e Marian” (Robin and Marian), con la regia di Richard Lester (1976).
Altro ruolo iconico è quello di Guigliemo da Baskerville ne ” Il Nome della Rosa ” film del 1986 diretto da Jean-Jacques Annaud, scritto da Andrew Birkin, Gérard Brach, Howard Franklin e Alain Godard, è tratto dall’omonimo romanzo di Umberto Eco del 1980.
E’ al ruolo di James Bond che però deve la sua popolarità e come disse lui stesso, la sua indipendenza finanziaria.
Senza dimenticare poi il ruolo del Prof. Henry Jones Sr. in “Indiana Jones e l’ultima crociata” (Indiana Jones and the Last Crusade) film del 1989 diretto da Steven Spielberg, terzo episodio della tetralogia di Indiana Jones.
Ironia della sorte sempre il 31 ottobre, ma nel 1993, moriva River Phoenix, che esordì nella saga con Harrison Ford nello stesso film nei panni di un giovane Indiana Jones.
Quello che lascia Sean Connery è un vuoto incolmabile: ad oggi nessun altro attore ha saputo conquistare l’ammirazione e l’affetto di un pubblico così vasto ed eterogeneo.
In un’epoca in cui non esistevano ancora Facebook, twitter, instagram tik tok e simili è arrivato al cuore di tanti di noi “semplicemente” facendo del proprio meglio nel suo lavoro.
Vale la pena ricordare le parole di Claudia Cardinale su di lui:
” Di lui posso solo dire «stupendo». È affascinante nella vita, esattamente come lo sono i suoi personaggi sullo schermo. È gentile, divertente. […] Sean è un gran signore. Ironico. Piacevolissimo. Bello da morire. Credo che abbia avuto eserciti di donne […] Rispetto alla professione dell’attore, Sean mi spiegava sempre che era importante esercitarla come un mestiere, senza mai pensare di essere un divo o una diva: e lui si comportava così. Sul lavoro non l’ho mai visto lasciarsi andare a capricci o isterismi. Però era serissimo: sempre il primo ad arrivare, e l’ultimo ad andar via.“
Un bell’esempio che purtroppo ci ha lasciato.
Restano però i suoi film, e il suo esempio.
Il 2020 è proprio un brutto anno.
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