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3 Giugno 2017, una serata assurda. Panico a Torino per un petardo. Terrore e morti a Londra per attentato

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3 Giugno 2017, una serata assurda. Panico e caos a Torino per un petardo: 1400 feriti, 8 gravi. Terrore a Londra, pedoni travolti e sgozzati: 6 morti e 50 feriti.

Momenti di panico in piazza San Carlo a Torino ieri sera dove i tifosi stavano guardando la finale di Champions League da uno dei maxi schermi: Il bilancio di questa mattina è di 1.400 feriti, tra cui 8 in codice rosso. Un bambino di poco più di sette anni ricoverato in rianimazione al Regina Margherita è tra le persone in prognosi riservata: ha riportato un trauma cranico e fratture al costato. Una donna in arresto cardiaco salvata dall’intervento di un vigile del fuoco. Le loro condizioni secondo le ultime informazioni sono stabili.  Gli altri feriti sono per lo più codici gialli e verdi. Negli ospedali Molinette, Cto e Maurizia per far fronte al massiccio arrivo dei feriti è scattato il piano di maxiemergenza che ha funzionato alla perfezione. Questo il bilancio aggiornato degli effetti del panico scatenatosi ieri sera in piazza San Carlo a Torino dove una folla di migliaia di persone stava assistendo alla finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid davanti a uno dei due maxi schermi allestiti in città.

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P

oco dopo il terzo gol del Real Madrid, un boato (alcuni presenti hanno riferito dello scoppio di un petardo) La gente ha cominciato a fuggire dalla piazza, a spingersi, travolgendo le transenne e iniziando a correre lungo le vie limitrofe. Il panico è stato generato per la paura che lo scoppio fosse da attribuirsi ad arma da fuoco, non a un petardo come poi si è capito. Ad aggravare la situazione il crollo di una ringhiera a protezione di uno degli ingressi sotterranei del parcheggio di piazza San Carlo che ha fatto precipitare sulle scale sottostanti le persone che vi erano appoggiate.

In piazza e nelle vie limitrofe si sono verificate vere e proprie scene di panico, gente che correva urlando e piangendo, travolgendo le transenne, calpestando chi si trovava a terra e cercando amici e familiari, molti con escoriazioni riportate durante le cadute causate dalla calca e dai cocci di vetro abbandonati a terra, nonostante fosse vietato portare bottiglie non di plastica e nonostante le forze dell’ordine, che hanno monitorato gli accessi alla piazza, ne impedissero l’introduzione.

A causare i feriti sarebbe stato il cedimento della ringhiera di una scala di accesso al parcheggio sotterraneo della piazza, ma in tanti hanno pensato ad un’esplosione e si sono dati alla fuga, travolgendo tutto e tutti.

Nella piazza si è sparsa la voce di un attentato e questo ha aumentato il fuggi fuggi, con la folla che si è riversata verso il maxischermo. I giornalisti, che erano sotto il maxischermo, non hanno però sentito il rumore di una forte esplosione. Sarebbe quindi da escludere l’ipotesi di una bomba carta.

Qui la cronaca de La Stampa

redazione/agenzie di stampa/agi/adnkronos


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