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2023 è un anno di rincari: dalla benzina ai trasporti

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I rincari del 2023 sono una preoccupazione per gli italiani, secondo una recente stima, le famiglie potrebbero dover affrontare una stangata media di 2.435 euro [3]

2023 è un anno di rincari: dalla benzina ai trasporti

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Secondo un articolo di “Firenze Post” [1], i rincari nel 2023 riguarderanno anche il settore della ristorazione. Emiliano Citi, consulente della ristorazione e fondatore di Ristobusiness, ha evidenziato come il food-cost (il costo degli ingredienti) rappresenti una percentuale sempre più alta dei costi totali di gestione, passando dal 36% del 2021 al 44,5% del 2023 [2].

Oltre al settore della ristorazione, i rincari del 2023 potrebbero riguardare anche tasse, mutui, assicurazioni auto e benzina. Inoltre, sembra che anche gli assegni pensionistici subiranno una rivalutazione automatica, passando dall’80 all’85% per gli assegni fino a 4 volte il minimo.

Inoltre, a partire dal 2023, sarà possibile andare in pensione con 62 anni d’età e 41 anni di contributi. Tuttavia, è importante notare che queste misure potrebbero avere un impatto sulla sostenibilità a lungo termine del sistema pensionistico italiano.

In conclusione, i rincari del 2023 potrebbero riguardare diversi settori e avere un impatto significativo sulle famiglie italiane. Sarà importante tenere d’occhio queste tendenze e adottare strategie per gestire al meglio questi aumenti dei prezzi.

FONTI

[1] “Nel 2023 si può andare in pensione con 62 anni d’età e 41 anni di contributi. La rivalutazione automatica degli assegni è al 100% per gli assegni fino a 4 volte il minimo e dall80 all85 …”

[2] “Un aspetto affrontato anche da Emiliano Citi – Consulente della Ristorazione e Fondatore di Ristobusiness – in una recente conferenza sui rincari nella ristorazione dove, mettendo a confronto il 2021 con il 2022, ha evidenziato la diversa incidenza del food-cost sui costi totali di gestione, rispettivamente del 36% e del 44,5% (materie …”

[3] “Nel 2023 gli italiani rischiano di andare incontro ad una stangata media da +2.435 euro a famiglia a causa dei rincari di prezzi e tariffe che, purtroppo, proseguiranno anche nel corso del nuovo …”

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