Il tasso di positivi scende leggermente al 17,8 per cento ma sono i numeri dei ricoveri e deceduti che iniziano a preoccupare.
Contagi ancora in crescita in Sicilia, dovuto ai numerosi focolai presenti nell’Isola. Oggi 12 gennaio 2021 è stato registrato il massimo di nuovi positivi. Sono 1.913 i nuovi casi di contagio in sole 24 ore (ieri 1.587) e ben 40 i deceduti. È quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute. La nostra regione, oggi, ha il secondo maggior numero di casi, la precede solo il Veneto con 2.134.
I ricoveri in area non critica salgono di 44 unità, quelli in terapia intensiva sono sostanzialmente stabili (uno in più rispetto a ieri). I tamponi effettuati 10.743, per cui il tasso di positività è del 17,8% (un poco più basso di ieri quando era stato del 18,2), nettamente più alto di quello nazionale che oggi è sceso al 10,05%.
Attualmente ci sono 44.038 positivi di cui 1.342 ricoverati, 209 in terapia intensiva e 42.487 in isolamento domiciliare. Dall’inizio della pandemia sono 111.555 le persone contagiate. I guariti salgono a 64.712.
La distribuzione nelle province vede: Palermo con 582 casi, Catania con 486, Messina 331, Trapani 231, Caltanissetta 123, Agrigento 52, Enna 46, Ragusa 41, Siracusa 21.
Diventano nel frattempo dieci le “zone rosse” in Sicilia. Da domani infatti (alle 14) si aggiungono: Gela, in provincia di Caltanissetta e Villarosa in provincia di Enna. Il provvedimento, in vigore fino al 31 gennaio, è stato adottato dal Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sulla base delle relazioni delle Asp competenti e sentiti i sindaci delle amministrazioni coinvolte. La diffusione del Coronavirus nei due Comuni rende necessarie nuove misure ai fini della tutela della salute pubblica.
Le nuove “zone rosse” si aggiungono a quelle attualmente in vigore in altri 8 Comuni della Sicilia. In provincia di Caltanissetta i divieti sono scattati a Milena; nel Messinese, oltre al capoluogo, le misure restrittive coinvolgono Capizzi e SanFratello. In provincia di Catania sono stati dichiarati “zona rossa” Ramacca e CasteldiIudica; stessi divieti a SantaFlavia, nel Palermitano, e a Ravanusa, in provincia di Agrigento.
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