Nella giornata di ieri, gli agenti di Polizia hanno effettuato controlli in piazza Garibaldi e in numerose altre aree su delega della Procura della Repubblica.
18enne arrestato in piazza Garibaldi per detenzione abusiva di armi
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APOLI- Ieri pomeriggio gli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato, durante il servizio di controllo del territorio, hanno fermato e controllato in piazza Garibaldi un uomo che si è subito mostrato insofferente al controllo.
I poliziotti l’hanno trovato in possesso di una pistola scacciacani priva di tappo rosso con caricatore, e di un gilet tattico con fondina custodito nello zaino che indossava.
Inoltre, presso l’abitazione del giovane sono stati rinvenuti 2 spade giapponesi tipo “katana”, 3 pugnali, un machete, 3 mazze da baseball, un manico in legno con due palle chiodate e, occultata in un armadio, una pistola calibro 45, con matricola abrasa, caricata con 4 cartucce.
E.M., 18enne napoletano con precedenti di polizia, è stato arrestato per detenzione di arma clandestina, detenzione abusiva di armi e ricettazione.
Napoli: indagati 40 parcheggiatori abusivi percettori di “reddito di cittadinanza”.
Ieri gli agenti del Commissariato San Ferdinando, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 40 persone indagate per violazione dell’art. 4 co.2 D.L. 4/2019; gli stessi, infatti, percepivano il reddito di cittadinanza e hanno omesso di comunicare le variazioni di reddito derivanti dall’attività di parcheggiatore abusivo.
L’attività d’indagine, avviata nel dicembre 2018 e terminata nel dicembre 2019, ha consentito di documentare che gli indagati svolgevano stabilmente l’attività di parcheggiatore abusivo in via Chiatamone, Riviera di Chiaia, largo Vasto a Chiaia, via Nisco, via Orsini, via Carducci e via Fornari, nonché sul lungomare Caracciolo.
I numerosi servizi di contrasto a tale fenomeno illecito hanno permesso di sequestrare somme di denaro agli indagati; inoltre, verifiche effettuate presso l’INPS hanno evidenziato che essi percepivano il “reddito di cittadinanza”.
Pertanto, è stata anche attivata la procedura per la revoca del beneficio e la restituzione delle somme indebitamente percepite.
Stéphanie Esposito
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