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uova puntata della grottesca situazione che si è sviluppata a partire da ieri e culmina con il mancato fischio d’inizio delle 20.45. La situazione ve l’abbiamo spiegata con precisione stamattina. Oggi pomeriggio con vari rimpalli di responsabilità hanno emesso dichiarazioni CTS, ASL e chi più ne ha più ne metta.
Ai microfoni di SKY è intervenuto anche il Presidente della Juventus Andrea Agnelli.
“Ciò che è indispensabile è fare un minimo di chiarezza. Abbiamo dei protocolli molto chiari per queste situazioni. Era prevedibile che sarebbe successo. In questo caso si applica il protocollo della FIGC per le partite in Italia, che rimanda ad una circolare del Ministero della Sanità approvata dal CTS“. In altre parole il protocollo c’è e va rispettato inutile e ridondanti altre dichiarazioni. “Si sa esattamente cosa si deve fare: andare in isolamento fiduciario“.
Un protocollo inevitabilmente imperfetto soprattutto a causa della situazione dinamica nella quale viviamo: “Non è una questione di Governo e sistema calcio. E’ evidente che un documento vivo, perché andando avanti scopriamo una serie di sfaccettature non ipotizzate a tavolino. L’importante è avere lo spirito di lealtà sportivo e la voglia di giocare. Il protocollo verrà di volta in volta perfezionato, in base alla casistica. C’è un protocollo che ci permette di continuare il campionato“.
Il numero uno bianconero ammette il contatto con il Presidente del Napoli De Laurentiis avvenuto ieri: “Mi ha scritto, ci siamo mandati un messaggio. Gli ho risposto che la Juventus, come sempre, si attiene ai regolamenti. Il messaggio suo era teso a rimandare la partita. E’ una richiesta che può essere legittima, ma ci sono delle norme, come in ogni industria, e ci atteniamo a quelle. Ci sono dei regolamenti e se non ci atteniamo ai regolamenti commettiamo errori da cittadini, prima che da sportivi“.
Il provvedimento dell’ASL probabilmente è avvenuto successivamente a qualche inadempienza da parte della società campana nella gestione dei propri tesserati: “L’ASL on interviene se tutto il protocollo FIGC è osservato. Se io non osservo con meticolosità, attenzione e precisione il protocollo l’ASL deve intervenire per forza“.
Intanto sono scoccate le 21.30 sono passati i 45 minuti di rito che devono essere attesi dalla terna arbitrale prima di dichiarare la partita non valida. Un fischio finale virtuale che rimbomba ancora di più non solo in uno stadio semivuoto ma anche nelle menti di coloro che avrebbero dovuto agire in modo migliore o almeno con più celerità. Sicuramente questa non sarà l’ultima puntata di un teatrino che non fa altro che ledere una passione che lega milioni di tifosi.