Sotto La Lente – Di Mariano, la gioia a metà del gol di Udine

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Francesco Di Mariano insieme ai portieri Provedel e Polverino è uno dei tre rinforzi arrivati alla Juve Stabia nel mercato di riparazione di gennaio. Esterno offensivo di piede destro, Di Mariano è un calciatore assolutamente funzionale a tutti i moduli tattici che mister Fabio Caserta suole utilizzare sul terreno di gioco. Può giocare infatti sia nel 4-3-3 come uno dei due esterni offensivi, sia nel 4-3-1-2 come seconda punta al fianco di Francesco Forte o come trequartista alle spalle della punta centrale e infine anche nel 4-2-3-1 nei trequartisti che stazionano dietro la punta centrale.

Di Mariano, nipote di Totò Schillaci, è nato a Palermo il 20 aprile 1996, alto m. 1,77, ha iniziato a giocare nel Lecce in Serie C nel 2012-2013, poi due anni alla Roma senza alcuna presenza, poi ancora il passaggio all’Ancona nel 2015 dove resta fino a gennaio 2016 totalizzando complessivamente in un anno e mezzo in Lega Pro 10 presenze e 1 rete. A gennaio del 2016 passa al Monopoli dove resta fino a fine campionato totalizzando 16 presenze e 3 gol.

Nella stagione 2016-2017 passa al Novara in Serie B dove esordisce il 4 settembre 2016 in Pisa-Novara 1-0. A Novara resta per due anni totalizzando complessivamente 53 presenze e 4 reti. Nella stagione 2018-2019 passa al Venezia dove resta fino a gennaio 2020. Lo scorso anno 29 presenze in B e 7 reti complessive prima del passaggio a gennaio alla Juve Stabia.

Il suo inizio alla Juve Stabia non è stato dei migliori. Alla ricerca della miglior condizione fisica (erano due mesi che non giocava), il suo minutaggio almeno inizialmente non è stato ampio. Poi si è dovuto fermare complice un’influenza che lo ha fermato per 4 giorni nella settimana antecedente la sfida col Crotone tanto da non poter essere convocato. Quando poi ha potuto allenarsi regolarmente si è conquistato un posto da titolare.

Nelle ultime due gare con Trapani e Pordenone non a caso mister Caserta lo ha fatto partire sempre dal primo minuto. Contro il Trapani nel primo tempo in grande difficoltà nel 4-3-1-2 nella posizione di trequartista alle spalle delle due punte. Ruolo non propriamente suo in quanto preferisce giocare da esterno offensivo di sinistra a piede invertito essendo un destro naturale. Molto meglio nella ripresa col Trapani quando ha potuto giocare a sinistra nel 4-2-3-1 che ha dato più equilibrio alla Juve Stabia.

Anche contro il Pordenone buona la prova di Di Mariano nel 4-2-3-1. Nell’ultima parte della partita l’esterno offensivo ex Venezia è stato anche impiegato da “falso nueve” con l’uscita dal campo di Alessandro Rossi. Ma soprattutto allo stadio “Dacia Arena” di Udine Di Mariano ha potuto provare la gioia del primo gol in gialloblè.

Canotto, rigorista designato in assenza di Forte, gli ha lasciato la possibilità di calciare il rigore del momentaneo pari delle Vespe. Una gioia a metà il primo gol di Di Mariano perchè poi a sette minuti dalla fine è arrivato il gol vittoria per i ramarri realizzato da Strizzolo.

Siamo certi che, quando la condizione fisica di Francesco Di Mariano crescerà col crescere del suo minutaggio, sicuramente il suo apporto alla causa gialloblè per il raggiungimento della salvezza sarà sempre più determinante.

 

a cura di Natale Giusti

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