Emozioni forti oggi al Menti per i tifosi della Juve Stabia. Positive prima dell’inizio della gara, con il saluto ad un commosso Braglia; negative dopo il calcio di inizio, con il Cosenza che si impone per 1 – 2 sulle Vespe
PODIO
Medaglia d’oro: a Nicholas Allievi, di nuovo guida della retroguardia stabiese. La prestazione odierna segna la definitiva ripresa del roccioso centrale gialloblù, che ha riconquistato Caserta dopo un periodo non brillante. Gara pulita e grintosa per il numero 6 della Juve Stabia, dalle cui parti non passa nessuno degli uomini di Braglia. Puntuale in ogni intervento Allievi, a cui non sono imputabili le reti subite dalle Vespe, che conferma il suo personale momento di forma.
Medaglia d’argento: a Simone Simeri, che fa tanto movimento per la squadra. La circostanza che la Juve Stabia soffra tantissimo l’assenza di Paponi, infortunato dell’ultimo istante, non può essere una colpa per Simeri, che anzi mette tanto cuore nel suo match. Corsa, profondità e voglia di gol per Simeri, sfortunato alla luce della giornata no di chi avrebbe il compito di lanciarlo verso la porta avversaria. Contro difensori del calibro, non solo fisico, di Dermaku e Idda, difficile pretendere di più dal centravanti.
Medaglia di bronzo: ai subentrati, tutti apparsi pimpanti e propositivi. Franchini, Berardi, Sorrentino, Calò e D’Auria, entrati in campo in momenti diversi, hanno dato maggiore vivacità alla squadra, mostrando voglia di rivalsa e di conquistare una maglia da titolare. Berardi, D’Auria e Sorrentino si sono messi in mostra, rispettivamente, con fantasia, velocità e presenza fisica in fase offensiva; Franchini è apparso decisamente più in palla di Nava e Calò, nonostante il momento non semplice di gara, non ha esitato nel prendersi la responsabilità di giocare palloni pesanti. In vista di una post season che la Juve Stabia vuole vivere da protagonista, il fattore “panchina” può risultare decisivo per le sorti delle Vespe.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Luigi Canotto, che innesca la ripartenza letale del Cosenza. L’esterno calabrese non riesce a calibrare le proprie giocate con i movimenti di Simeri, spesso ignorato nelle sue corse per dare profondità alla squadra. Frutto di un equivoco ancora tra Canotto e Simeri è lo scellerato passaggio orizzontale con cui Canotto serve gli avversari, dando il via al contropiede orchestrato da Bruccini e concluso da Calamai. Al netto dell’errore, la gara di Canotto è al solito generosa: il 18 ci prova in più occasioni, sia come finalizzatore che come assist man, senza però riuscire a sgarbugliare la matassa rossoblu. Purtroppo la sua disattenzione incide sul risultato.
Medaglia d’argento: alle ingenue disattenzioni in fase di marcatura. In occasione della prima rete del Cosenza, sono Nava e Marzorati, forse anche sorpresi dallo sviluppo di un’azione iniziata come offensiva, e non più pronti a giocare bene con la linea del fuorigioco, chiudendo quindi in ritardo su Calamai. Stesse considerazioni sullo stacco con cui Dermaku regala lo 0 – 2 al Cosenza: pare essere Nava a perdere il possente difensore calabrese, libero di inzuccare alle spalle di Branduani. Poche sbavature, ma gravi, per la retroguardia di Caserta.
Medaglia di bronzo: a Luigi Viola, imbrigliato dal centrocampo del Cosenza. E’ lo stesso Braglia nel post gara ad ammettere come la sua squadra abbia vinto il match a centrocampo, dove né Viola né Vicente sono apparsi a loro agio. Se qualche errore in fase di appoggio del brasiliano ci può stare, sorprendente è la prestazione grigia di Viola, sembrato in debito di ossigeno prima ancora che meno lucido del solito. La sensazione è che il 15 gialloblù stia pagando gli straordinari fatti per quasi un’intera stagione. Elemento da ritrovare quanto prima nella sua forma migliore.
R
affaele Izzo