La Juve Stabia incappa nella peggiore uscita stagionale al Tombolato, dove il Cittadella passeggia sulle Vespe superandole con un meritato 3 – 0.
PODIO
Medaglia d’oro: ad Ivan Provedel, preso a pallonate dal Cittadella. Che il portiere della Juve Stabia, nonostante i tre gol incassati, sia il migliore in campo tra i gialloblu è il sintomo evidente della pochezza della prestazione offerta dalla squadra stabiese. L’ex Empoli si allunga fin dove può in più di un’occasione e, soprattutto nella ripresa, evita il collasso totale della squadra; proprio nei secondi 45 minuti Provedel diventa suo malgrado protagonista del tiro al bersaglio dei veneti, da cui esce comunque bene nonostante il pesante passivo.
Medaglia d’argento: a Roberto Vitiello, unico giocatore di movimento a salvarsi, forse, nella giornata storta del Tombolato. Al di là della gara da horror del collettivo, il capitano della Juve Stabia ci mette tanto cuore, risultando l’ultimo ad arrendersi nonostante sia il più esperto in campo tra i gialloblu. Da manuale del perfetto difensore un paio di chiusure del 28 che però non possono correggere i disastri della difesa delle Vespe.
Medaglia di bronzo: a Giacomo Calò, che non brilla ma nemmeno scompare. Il regista stabiese è quanto meno presente in campo, facendosi vedere più con giocate di sciabola che di fioretto. Se la precisione da calcio piazzato oggi manca, c’è invece la grinta che consente a Calò di restare in partita anche dopo che il Cittadella indirizza la gara, disimpegnandosi anche nella fase di copertura abbandonata o comunque non riuscita ad Addae e Mallamo.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: alla coppia difensiva Troest – Tonucci. I giganti della Juve Stabia restano fulminati dalla velocità di Diaw, forza della natura inarrestabile per loro. Banale, ed a poco valgono le poteste gialloblu sulla rimessa laterale, la disattenzione che porta Tonucci ad allargare il braccio ed al conseguente rigore netto, come pare impotente e svogliato Troest ogni volta che il 9 del Cittadella sceglie di puntarlo. Le difficoltà dei due, solo evidenziate nel primo tempo, dilagano nella ripresa, in cui i veneti non vanno in rete quasi ad ogni azione solo a causa di Provedel e di un pizzico di imprecisione. Troppo imprecisi e lenti per essere veri.
Medaglia d’argento: a Bright Addae, tornato per 90 minuti quello di inizio stagione. Passo indietro importante e purtroppo doloroso per il mediano ghanese, apparso totalmente in balia del centrocampo del Cittadella ed incapace di trainare la Juve Stabia con la sua fisicità. Pochissime le azioni degne di note dell’ex Ascoli, macchinoso anche palla al piede nei pochi palloni effettivamente giocati; a sorprendere nella prestazione di Addae la lentezza dei suoi movimenti, quasi come se la rete al Crotone abbia assorbito tutte le sue energie fisiche e mentali.
Medaglia di bronzo: ad Alessandro Mallamo, prevedibile ed imbrigliato senza difficoltà dal Cittadella. E’ l’ex Novara che nel disegno di Caserta, più di altri, deve sdoppiarsi nella doppia fase di incursore e mediano: purtroppo Mallamo non riesce a trovare la posizione per essere determinante, finendo invece con l’essere impalpabile ed incisivo. Specchio della sua prestazione negativa, i dribbling tentati e puntualmente infrantisi sulle caviglie degli avversari, apice di una gara nella quale Mallamo non trova mai lo spunto giusto.