Anna Aurea Calenda: Un concorso che va al di là della rivalità, tutte unite sotto i colori gialloblù
S
i è da poco conclusa la fase delle votazioni della seconda edizione del concorso la Vespa Rosa che ha visto trionfare Anna Aurea Calenda.
Per l’occasione abbiamo contattata la tifosa della Juve Stabia per raccogliere alcune sue considerazioni a caldo sul concorso e sul rapporto tra calcio e donne:
“Ho deciso di partecipare a questo concorso perchè ho sempre creduto che valorizzare noi tifose, noi donne stabiesi, sia una cosa importante considerando che anche noi seguiamo, gioiamo e soffriamo per i nostri colori…
Mi ha fatto piacere vedere che in questa edizioni il numero delle partecipanti sia aumentato (da 8 a 13) dimostrando che non siamo poche e mettendo in mostra tutta la passione e l’amore che proviamo per questa squadra.
Il mio obiettivo non è mai stato quello di vincere. Sono stata la più giovane, non ci pensavo neanche lontanamente nella realizzazione di tutto ciò. Certo, ho lottato fino alla fine ma non era la mia priorità. Il mio traguardo è sempre stato quello di mostrare a tutti l’affetto che provo per la squadra della mia città, cosa che cerco di fare sin da quando ero piccola.
Quando poi ho ricevuto la notizia della mia vittoria mi sono sentita davvero al settimo cielo, perchè con ciò sono riuscita a portare a termine il mio intento.
Questo concorso mi ha insegnato che lottando fino alla fine, in ogni sfida che la vita mi pone, posso ottenere buon risultati.
Complimenti a tutte le ragazze che hanno partecipato, ho vinto io, ma posso dire che abbiamo vinto tutte perché la sportività dimostrata è stata davvero importante e sono felice di aver fatto parte di questa squadra di donne.”
Proprio su quest’ultimo passaggio, gli fa eco Rosa Greco, che al pari di Anna è molto felice di aver partecipato al concorso perché da grande tifosa della Juve Stabia ha voluto mettersi in gioco per far conoscere a tutti la propri passione per i colori gialloblè.
In curva Sud ci sono tante donne a sostenere le Vespe e Rosa Greco è una di queste. Una dal cuore e sangue gialloblè
A cura di Patrizia Esposito