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ltima di campionato, prima dei playoff, per la Juve Stabia, che sabato al Granillo affronterà la Reggina. Gara non scontata né senza storia per i gialloblù, a cui manca ancora un punto per poter contare sulla certezza del quarto posto finale, che garantirebbe un vantaggio notevole negli spareggi promozione: la quarta posizione, infatti, consente di iniziare i playoff direttamente al secondo turno.
La Juve Stabia si troverà di fronte due elementi di spicco delle recenti stagioni stabiesi e che oggi vestono la maglia degli amaranto calabresi: Adriano Mezavilla e Giovanni La Camera. I due centrocampisti compongono la mediana della Reggina e proprio il loro contributo è stato determinante nella seconda parte di stagione per la salvezza della squadra di Maurizi. Il primo si è ripreso il posto da titolare mentre il secondo è arrivato a gennaio dopo la parentesi in Albania.
Di Mezavilla abbiamo parlato anche alla vigilia del match di andata. Il brasiliano è forse l’elemento che più di tutti rispecchia le stagioni più vincenti della storia stabiese, con la promozione in Serie B ed i tre anni in cadetteria prima della retrocessione: nelle porte girevoli di quelle stagioni, Mezavilla è stato l’unico fedelissimo, quello che c’è stato nella prima partita dell’era Braglia come nell’ultima.
Prima volta da ex, contro la Juve Stabia, invece, per Giovanni La Camera. Il regista siciliano è stato protagonista a mò di staffetta con Mezavilla; dopo l’addio del brasiliano, per il nuovo inizio in Serie C la dirigenza stabiese si affidò all’esperienza ed alla qualità di La Camera, divenuto in breve la luce della Juve Stabia di Pancaro e Savini. Visione di gioco da categoria superiore e leadership da vendere per il regista, la cui ultima immagine in gialloblù è il discorso alla squadra, chiusa in cerchio, sul campo di Bassano, prima dell’inizio dei fatali calci di rigore del primo turno playoff 2014/15.
Proprio nelle dinamiche finali della stagione, con vista sugli spareggi promozione, Mezavilla e La Camera rappresentano i due volti della storia ai playoff della società gialloblù. Vedi Mezavilla e non puoi non pensare alla vittoria del Flaminio del 19 giugno 2011, con il brasiliano gladiatore nell’arena romana durante la gara che fu il capolavoro di una stagione leggendaria. Diversa invece l’esperienza stabiese ai playoff per La Camera, scippato, come tutti i suoi compagni, di una vittoria cristallina, a causa di una decisione della terna arbitrale misteriosa e, dopo tre anni ancora, non chiarita.
Interessante poi, è notare come le qualità dei due centrocampisti siano sintetizzate da un calciatore della Juve Stabia di oggi, simile ai due illustri ex: Bruno Vicente. L’attuale numero 8 stabiese, per nazionalità e lineamenti ricorda molto Mezavilla, cui è accomunato anche dal dinamismo in campo e da una sana amicizia; in Vicente però troviamo anche la precisione nel lancio lungo e la visione di gioco di un centrocampista di qualità, come La Camera; elementi cui affidare il pallone che, nei momenti difficili, scotta.
Dunque, con l’obiettivo del quarto posto piantato nella mente, la Juve Stabia sabato riabbraccerà due vecchi amici, che le ricorderanno come nei playoff conti la fame, ma anche i dettagli e la fortuna: elementi non sempre presenti nel passato delle Vespe, ma da attirare con grandi prestazioni.
Raffaele Izzo