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Castellammare di Stabia

Juve Stabia, è calato il sipario – EDITORIALE

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La Juve Stabia saluta la Serie B dopo appena un anno. La sconfitta di Cosenza condanna la squadra di Fabio Caserta ad una retrocessione annunciata, epilogo di un disastroso ritorno in campo

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essun miracolo ha illuminato la prestazione della Juve Stabia a Cosenza. La settima sconfitta nella dieci gare post covid ha definitivamente calato il sipario sulla fugace esperienza in Serie B della compagine di Castellammare. Una fine annunciata da settimane, mestamente metabolizzata dai tifosi da giorni, e che il gol di Tonucci non ha messo in dubbio neanche per qualche secondo, al di là di quanto dica il tabellino. Poche sono le considerazioni sulla gara in terra calabrese, dal finale se non scontato, ampiamente previsto; la Juve Stabia si è lasciata sfuggire di mano la Serie B non certo a Cosenza ma nelle tante occasioni precedenti.

A condannare il club campano la gestione del rientro in campo post emergenza sanitaria. Un mini torneo, lungo un terzo di stagione, che ha trovato impreparata la società nel suo complesso, perhè fino a prova contraria la società è una, al di là delle correnti interne, ed allo stesso modo la squadra e lo staff tecnico ed atletico, chiaramente travolti dalla mole di impegni ravvicinati, la condizione da ridare alla squadra, le rotazioni da gestire con il ritorno alle cinque sostituzioni e le scelte tattiche rivelatisi nella quasi totalità dei casi sbagliate.

La sensazione che in realtà è una certezza, che accentua tra l’altro l’amarezza dei tifosi, è che la scellerata ripresa di campionato abbia cancellato una salvezza al 90% in tasca e che anzi, quasi consentiva alla Juve Stabia di dare l’arrivederci al campionato, a marzo, con un ambizioso sguardo alla zona playoff. Sul più bello invece i gialloblu si sono inceppati, finendo per dare importanza a qualsiasi aspetto tranne che a quello sportivo, di campo. Le polemiche elettriche tra Manniello e Langella, attenzione – poco conta che siano andate in scena in diretta perchè la tensione covava da tempo su più fronti, hanno sottratto a Caserta ed ai suoi ragazzi la giusta concentrazione per mordere il campionato. Si sono poi aggiunte, come ulteriori scogli, una fluidità di gioco ed una condizione fisica accettabile mai ritrovate dopo il ritorno in campo.

Le ultime dieci gare del campionato hanno inoltre acceso i riflettori sul rendimento inadeguato di tanti elementi che nella prima parte di stagione era stato coperto dai gol di Forte, dai lanci di Calò e dalle scorribande di Canotto. Questa volta il mercato, tra giugno scorso e gennaio, non ha dato ragione a molte delle scelte fatte in fase di trattative, al termine delle quali l’organico stabiese si è mostrato qualitativamente inferiore a quello delle dirette concorrenti per la salvezza.

Valutazioni e considerazioni, giuste o sbagliate che siano, che ancora non hanno trovato il disaccordo o la concorde valutazione della Juve Stabia, le cui componenti tutte, societarie, dirigenziali e tecniche ancora non hanno rotto il silenzio post retrocessione in Serie C. Più ancora che gli addetti ai lavori, i tifosi meriterebbero le parole della società e dell’allenatore che ad oggi mancano.

A questo punto, tramontata in tempi non sospetti la speranza salvezza, si fa grande quella che la Juve Stabia possa presentarsi ai nastri di partenza del prossimo campionato di Serie C e che il sipario sul calcio stabiese si possa nuovamente alzare.

Juve Stabia TV


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