Un ritorno sulla scena entusiasmante per i Pennelli di Vermeer, ieri sera allo Stabile Santa Filomena nell’ambito della rassegna musicale “I giovedì dello stabile”, per la gioia dei numerosi fan della storica band napoletana con il live dal titolo Piccole cose.
S
ul palco due voci e un piano, per interpretare in chiave intimistica i brani più significativi del loro repertorio. In scaletta, anche canzoni inedite, che faranno parte del prossimo album attualmente in produzione.
Anche stavolta la band nata e cresciuta all’ombra del Vesuvio non ha deluso il suo pubblico: melodie originali e coinvolgenti e parole che fanno riflettere anche nelle nuove canzoni, un magma musicale incandescente che ha entusiasmato i presenti con ritmi travolgenti e testi mai banali.
Originalità e innovazione le parole d’ordine di un gruppo storico che si rigenera e che non perde mai il suo smalto, un gruppo che fa musica per divertimento, riuscendo a coniugare l’amore per la canzone all’impegno civile.
Autore dei testi e delle musiche è Pasquale Sorrentino, cantautore dall’ incontenibile estro musicale, che ha dato vita nel corso degli anni ad indimenticabili canzoni di denuncia, ma anche a testi un po’ più leggeri, bacchettando le abitudini o gli eccessi degli italiani con acuta ironia.
“Erano tre anni e mezzo che non mi esibivo sul palco davanti a un pubblico. – ha affermato Pasquale – Sono stati anni particolari, avevo bisogno di fermarmi per trovare nuovi spunti e nuove idee.”
“L’anno scorso, a causa di un incidente al ginocchio, ero costretto a casa e ho ripreso a scrivere canzoni. È stato un flusso di parole, ho scritto tante canzoni nuove e stasera ve ne faremo ascoltare alcune”.
Il leader de I Pennelli ha poi presentato gli altri componenti della band: Paolo Pagano, un pianista di straordinaria bravura, e Stefania Aprea, la cantante stabiese che con la sua voce potente e melodiosa riesce a toccare le corde del cuore.
A questa esibizione più intimista non ha partecipato Marco Sorrentino, strepitoso batterista e insostituibile anima rock de I Pennelli, che fa parte dell’attuale formazione.
L’esibizione live è iniziata con la canzone inedita Piccole cose nella quale I Pennelli affrontano con ironia il tema del malessere esistenziale, in una società ingiusta che nega i diritti e la dignità di tante persone: “Chiusi dentro un cerchio, tutto sembra essere perfetto, ma ti accorgi che c’è qualcosa che non va”.
A seguire Alieni, una canzone dedicata “a tutti quelli che si amano, che resistono in un mondo dove l’individualismo e l’egoismo sfrenato la fanno da padrone”.
Poi alcune canzoni tratte dagli album pubblicati dai Pennelli negli anni passati, che riescono sempre ad emozionare, come La fiera di Praga, Nel mare della sera, Luna, Cap ‘e lupo (quest’ultima tratta il delicato tema della diversità).
In altre canzoni inedite dal ritmo travolgente come C’est la vie e Colibrì, la band invita a prendere la vita così come viene, ad essere fatalisti.
In Briciole e sogni esprime tutto il suo dissenso su quanto sta succedendo in Medioriente, con le brutture della guerra e la strage di bambini innocenti.
Con Mistica orientale, I Pennelli riflettono sulla crisi esistenziale con un pizzico di ironia, mentre con Siate folli invitano ad essere sé stessi in un mondo dove è difficile osare, un mondo di conformismo e standardizzazione.
Non ti conosco, invece, è un inno all’amore, un invito ad abbandonarsi a questo sentimento, a mettersi in gioco.
Una bella serata allo Stabile Santa Filomena di Castellammare, con I Pennelli di Vermeer, una delle band più interessanti nel panorama musicale italiano, con canzoni che fanno riflettere e; al tempo stesso, riescono a galvanizzare e ad emozionare il pubblico.
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