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Il Barbiere di Siviglia: la nostra recensione dello spettacolo andato in scena all’Arena di Verona

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Il barbiere di Siviglia seppur un’opera buffa è sempre una delle opere più conosciute al mondo, famosa per le sue melodie orecchiabili, i suoi personaggi vivaci e la trama divertente.Entrare nel più grande teatro all’aperto del mondo, l’Arena di Verona, è sempre un’emozione, assistere poi ad un’opera lirica è qualcosa di sensazionale.

Nel cartellone nel Festival lirico areniano, sarà in scena per quattro mesi, da giugno a settembre.Un allestimento firmato dall’argentino Ugo de Ana, regista, scenografo, costumista, con coreografie di Leda Lojodice.

La scena che si presenta agli antistanti nel momento dell’ouverture è un palcoscenico inondato da gigantesche siepi verdi che formano un magnifico labirinto con grandiose rose rosse.Attori, cantanti, ballerini con abiti stile rococò in un caleidoscopio di colori.

E’ una scena che ti travolge e ti inonda il cuore di felicità.La parte musicale e’ stata affidata alla bacchetta del maestro ellenico George Petrou.

La trama del Barbiere di Siviglia è conosciuta:

Il Conte D’Almaviva, giovane nobile innamorato di Rosina è interpretato dal famoso tenore Dmitry Korchak, con una voce chiara e flessibile, potente ed espressiva al tempo stesso, e’ stato capace di rendere la passione e l’ardore del personaggio.

Un perfetto Misha Kiria, con una voce tonante, ha saputo interpretare in modo divertente don Bartolo tutore di Rosina, geloso e possessivo che vorrebbe sposarla solo per intascare l’eredità.Brava il soprano Berta personificata da Marianna Mappa governante di casa Bartolo.

Sublime Vasilisa Berzhanskaya nei panni di Rosina, la giovane protagonista innamorata del Conte d’Almaviva, un mezzosoprano  con una voce limpida e virtuosistica, capace di affrontare le numerose arie e cabalette che costellano l’opera.Il baritono Figaro, recitato dal bravo Nicola Alaimo con una voce calda e corposa e’ stato capace di esprimere sia l’abile ironia del personaggio che la sua grande devozione al Conte.

Il teatro è qualcosa di sensazionale e sublime.Mentre si guardano gli attori recitare si può provare una gioia interna che pervade dal cuore al cervello e si diffonde come un brivido alla pelle.

Il palcoscenico è un luogo magico dove si intrecciano emozioni, storie e talento umano, rivelando riflessioni sulla vita quotidiana.L’opera lirica ed il teatro nutrono l’anima e lasciano una sensazione di arricchimento e gratitudine.

Ogni rappresentazione teatrale è un’opportunità di esplorare nuove prospettive, di confrontarsi con se stessi e di condividere emozioni con gli altri spettatori.E’ un momento di connessione, di comunità, che lascia un’impronta indelebile nello spirito.

L’opera non è solo intrattenimento, è un riflesso della condizione umana, della sua complessità e della sua bellezza.E’ un’arte che nutre, ispira e riempie di gratitudine per la meraviglia della creatività umana.

Potete assistere ad uno spettacolo che ha ipnotizzato gli spettatori dall’inizio alla fine.Da non perdere!


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