C
he cosa rimane della prima conferenza stampa ufficiale alla Roma di Josè Mourinho?
Primo: la location che intelligentemente unisce la tradizione, la cultura, la storia e le radici non solo dei romanisti ma di Roma, elegante come non mai, bella e carica di contenuti millenari.
Secondo: l’italiano di Tiago Pinto non è per niente male, in pochi mesi parla già molto meglio di tanti personaggi nostrani. Semplice, diretto senza grandi fronzoli né circonvoluzioni introduce il mister e gli lascia giustamente il proscenio.
Terzo: la citazione da Marco Aurelio: “Nulla viene dal nulla come nulla ritorna nel nulla”. Piccolo momento culturale, in realtà fu il poeta e filosofo Lucrezio sul suo libro “De rerum natura”, che espresse per primo un pensiero simile: “Ex nilo nihil fit o De nilo nil” che è una locuzione latina che significa alla lettera: “ Nulla viene dal nulla”. Per riprendere l’aforisma di Marco Aurelio, Mourinho ci sta dicendo che per arrivare al successo bisogna lavorare e soltanto la stratificazione del lavoro stesso, con tutte le sue quotidiane fatiche, porteranno ad un successo duraturo.
Quarto: tre parole d’ordine: Tempo: passato e futuro, Società: sostenibilità, mentalità, Lavoro: con tutti quelli che vogliono lavorare con me.
Quinto: La città è bella, il Colosseo, San Pietro, Piazza di Spagna, tutto bello ma “Non siamo qui in vacanza!”.
Conclusione: “Per questa ragione allenamento alle 4, Arrivederci, ciao”!
Dopo questa mitica conclusione Josè Mourinho fa finta di alzarsi e andarsene, lasciando i giornalisti basiti. Li ha spiazzati, come sempre, ma questa è solo la prima conferenza stampa, per il momento tranquillizza tutti, si risiede e cominciano una serie di domande più o meno importanti e interessanti, ma quello che il mister doveva dire, l’ha già detto.
Questa sarà la sua prima parabola, Jose Mourinho ai romani, lettera I versetto I. Ipse dixit!