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Vicenda Consip, prosciolto da tutte le accuse l’assessore Scafarto

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Non c’è stata nessuna alterazione dell’informativa. Questa la decisione che scagiona Scafarto. Le prime dichiarazioni dell’assessore e del sindaco Cimmino

Vicenda Consip, prosciolto da tutte le accuse l’assessore Scafarto

Castellammare di Stabia – Gianpaolo Scafarto, maggiore dei Carabinieri del Noe e attualmente assessore alla Legalità al Comune di Castellammare, è stato prosciolto dall’accusa di violazione di segreto, falso in atto pubblico e depistaggio relativamente al caso Consip.

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Come si ricorderà, a Scafarto era stato contestato di aver rivelato a Marco Lillo, vicedirettore del Fatto Quotidiano, alcune dichiarazioni coperte dal segreto.

Al maggiore dei carabinieri veniva anche contestato falso in atto pubblico e depistaggio, in concorso con il colonnello dell’Arma, Alessandro Sessa per aver dato una informativa che nei fatti depistava le indagini.

Una informativa alterata che aveva l’obiettivo di far arrestare il papà dell’ex premier Matteo Renzi, Tiziano Renzi.

Depistaggio, per aver disinstallato Whatsapp dal cellulare del colonnello e impedire agli inquirenti la ricostruzione delle effettive conversazioni.
E’ di ieri la decisione del GUP Clementina Forleo che proscioglie Scafarto da tutte le accuse del GUP di Roma.

Per la Forleo è stato “un errore sicuramente involontario, presumibilmente dovuto a un’omessa correzione dell’informativa al momento della sua ultima stesura a meno di non voler attribuire all’imputato comportamenti del tutto illogici e anzi ‘schizofrenici’”.

Aggiunge ancora la Forleo che “Se Scafarto avesse comunque voluto inchiodare Renzi, avrebbe sicuramente avuto gioco facile nella correzione dell’errore”.

Una nota giunta in redazione dell’assessore Scafarto esprime contentezza perché si è messa la parola fine a questa vicenda.

“La verità viene sempre a galla. E la decisione del giudice, che ha confermato la mia assoluta innocenza, è la risposta migliore a tutte le accuse ingiuste e le calunnie che mi sono piovute addosso da più parti in questi due anni”.

Scafarto ringrazia la famiglia e gli amici che gli sono stati vicini, così come ringrazia l’Arma dei Carabinieri che l’ha sostenuto, il sindaco di Castellammare Cimmino che lo ha voluto al suo fianco a ricoprire l’incarico di assessore.

Ho sempre svolto il mio lavoro mettendo al primo posto il senso della Giustizia e dello Stato – dichiara ancora l’assessore -. E continuerò a farlo con lo stesso impegno e, se possibile, con ancora più incisività a tutela della mia Città e del mio Paese”.

La notizia riempie di gioia il primo cittadino stabiese che afferma di essere felice per lui sotto ogni punto di vista: “Umano, familiare e professionale. Chi in questi mesi si è eretto a garante della moralità e della legalità adesso è bene che taccia e che si passi una mano sulla coscienza”.

Cimmino dichiara di non aver mai avuto dubbi, sin dal primo giorno in cui ha conferito l’incarico di assessore a Scafarto, ma “ho atteso pazientemente, fiducioso nella decisione che è stata presa oggi dal giudice per le udienze preliminari.
Scafarto da oggi lavorerà con ancora maggiore serenità per la sua città, portando avanti i progetti su sicurezza e legalità senza più fermarsi”.

Per onore di cronaca va detto che si apprende da fonti inquirenti che la procura di Roma impugnerà in Corte d’Appello detta sentenza che ha prosciolto Scafarto e Sessa.

Giovanni Mura

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