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Ernesto Sica, consigliere comunale stabiese di F.I. offende l’ANPI

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Ernesto Sica definisce l’ANPI “Montagna di merda”. Dura reazione del consigliere comunale Scala che chiede al sindaco di intervenire con coraggio

Ernesto Sica, consigliere comunale stabiese di F.I. offende l’ANPI

Castellammare di Stabia – Non possiamo che introdurre questo articolo condividendo un’affermazione del consigliere comunale Tonino Scala, in riferimento all’esternazione di Ernesto Sica (Fratelli d’Itali) che siede nei banchi della maggioranza che governa Castellammare: “Tutto ha un limite”.

Il consigliere Sica a proposito di una polemica nazionale che vede la destra e Giorgia Meloni polemizzare con l’Anpi per aver organizzato un seminario dal titolo “Il fascismo di confine e il dramma delle Foibe” all’interno della biblioteca del Senato, interviene e lo fa in un modo sgarbato, sicuramente non degno del ruolo che occupa, offendendo gli italiani e l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.

Sica scrive sui social: “Della serie…”L’A.N.P.I. È UNA MONTAGNA DI MERDA”

Nel 2012, in occasione dell’evento annuale per il giorno del Ricordo che da sempre, ancora oggi, in qualche modo organizzo, la preside del liceo Classico Plinio Seniore (il liceo che ho frequentato fino al 2009) all’ultimo momento vietò questo convegno in quanto aveva avuto pressioni dall’ANPI e disse che senza l’ANPI il convegno non poteva essere fatto… tutto ciò accadde in un silenzio vigliacco …

Domanda provocatoria: Se qualcuno provasse ad organizzare un convegno negazionista della Shoa (che ovviamente personalmente condannerei con forza) o qualcuno vietasse un convegno sulla Shoah a fini negazionisti ( altra cosa che io condannerei ) ci sarebbe lo stesso silenzio?”.

Grande errore di Sica per il consigliere Scala, e pensiamo non solo per quest’ultimo, che ha offeso la memoria del nostro Paese, sostenendo che “nostalgici del passato da cancellare, non possono rappresentare le istituzioni democratiche e soprattutto nel Consiglio comunale di Castellammare di Stabia, medaglia al valore per la Resistenza.

Consiglio comunale e città che non meritano questi affronti beceri, squallidi, inopportuni e sopra le righe”.

Stavolta, dice ancora Scala, l’uomo nero ha toppato e aggiunge che solo grazie a quella lotta tutti possono esprimere il loro pensiero, “possono aprire bocca, anche per dire baggianate gratuite e offensive al buon senso”.

Altre sono state le polemiche e le esternazioni di Sica nel passato, a tale proposito che hanno fatto discutere e, da più parti, viene ricordato il suo commento dopo la vittoria della Francia ai mondiali di calcio affermando “Per la prima volta una squadra africana vince la coppa del mondo di calcio”.
Altra occasione quando l’esponente di Fratelli d’Italia aveva esposto uno striscione nella villa comunale che riportava la scritta “Non passa lo straniero” con le due S alla maniera delle SS naziste.

Scala sostiene che questa vicenda riguarda tutti, e invita il sindaco Gaetano Cimmino ad un “atto di coraggio per mettere nell’angolo non la persona, ma questi insulti. Sono offese continue che ledono l’anima, i valori, la Costituzione, il nostro Paese”.

La nostra convinzione è che i pensieri, le idee, le convinzioni, appartengono alle persone e dunque sono queste che vanno messe all’angolo.

Interviene Giuseppe DI Massa presidente dell’ANPI Gragnano – Castellammare che respinge con forza le gratuite offese che sono state rivolte a quanti hanno combattuto per “consentire a tutti, anche al personaggio in questione, (Sica N.d.R.) di diffondere gratuite offese”.

“La libertà di espressione – aggiunge Di Massa – è garantita a tutti dalla Costituzione nata dalla lotta al nazifascismo, non da altro”.

A nessuno è consentito, afferma ancora il presidente dell’ANPI, di offendere e disonorare sia l’Italia sia l’ANPI. Chi fa questo, è ancora detto, oltre a dimostrare che non conosce la storia, sicuramente non può rappresentare i cittadini nelle istituzioni e dunque nel Consiglio comunale di Castellammare “medaglia d’oro al merito civile per la Lotta di Liberazione e la Resistenza”.

Dura condanna dell’ANPI contro a qualsiasi forma di linguaggio che incoraggi l’odio e che offende la memoria e lo spirito dell’Italia democratica e antifascista.

Questa la chiara e indiscutibile conclusione del presidente Di Massa.

Giovanni Mura

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