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Castellammare di Stabia

“Castellammare è un rifiuto. Sindaco, Mò basta!”. Una nota di Scala

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CASTELLAMMARE – Per l’ennesima volta posto il problema rifiuti e del contratto che non si fa rispettare. Domande al sindaco che Scala invita a”battere un colpo”

“Castellammare è un rifiuto. Sindaco, Mò basta!”. Una nota di Scala

Castellammare di Stabia – “Castellammare è un rifiuto. Mò basta!”: questo il primo rigo di un’ennesima denuncia del consigliere comunale Tonino Scala a proposito del problema rifiuti e pulizia della città.

U

n “mò basta”, che si ritrova nuovamente nel corpo della nota inviata in redazione, indicando precisamente a chi è rivolto; “Sindaco mò basta” e che lascia presupporre azioni conseguenziali, eventi che saranno messi in campo, proteste e quant’altro.

La sacrosanta, giusta e circostanziata denuncia del consigliere, merita sicuramente di avere un seguito e la eventuale risposta non può esaurirsi all’interno dell’aula consiliare alla presenza di un ristrettissimo numero di cittadini o con qualche nota sintetica, diffusa dal Palazzo, tutt’altro che esaustiva.

La situazione igienica sta veramente diventando insopportabile e Scala la descrive in maniera attenta lasciando intravedere stanchezza, rabbia, preoccupazione e un pesante giudizio negativo di come si sta governando quest’amministrazione.

“Lavoratori vessati – afferma il consigliere – ai quali va la solidarietà politica e umana, denunce sindacali che non sono prese in considerazioni, denunce politiche e di privati cittadini che non vengono ascoltate, città sporca come non mai, Castellammare Puzza, puzza come non mai”.

Prosegue evidenziando che il contratto, con l’azienda che è incaricata al servizio raccolta e conferimento dei rifiuti, non è rispettato, aspetto evidenziato in consessi ufficiali anche dal sindaco e dall’assessore competente.

“Commissioni d’indagine – è ancora riportato nella nota – che vengono avocate a sé per difendere un bidone che non ho ben capito cosa contenga, controllore e controllato che diventano la stessa persona, rifiuti che nonostante i continui solleciti, son diventati tutt’uno con il paesaggio di una città che sembra ormai non più reagire”.

Scala attraverso questo suo scritto chiede, e non è la prima volta e non sappiamo se si aspetta una risposta, quante volte l’arenile è stato pulito questa estate, se il capitolato è stato rispettato, se quel servizio è stato fatturato e pagato.
Nello stesso comunicato fa poi riferimento a un allucinante video che circola nella rete nel quale viene ripreso un mezzo dell’AM Tecnology che raccoglie senza differenziarli, rifiuti di ogni genere e probabilmente anche pericolosi. Mezzo che si sarebbe allontanato, non completando la raccolta, appena chi lo conduce si rende conto di essere ripreso.

Il consigliere Scala, oltre a essere un politico, s’interessa professionalmente di comunicazione ed è stato attento, nel redigere la nota, a non appesantirla di fatti e ed episodi che avrebbero reso difficile la lettura.

L’elenco degli esempi di precarietà igienica in città poteva sicuramente essere più corposo, aggiungendo per esempio, il problema topi che circolano liberamente in villa, sacchi di rifiuti incendiati nella centralissima Via Catello Fusco e non rimossi da due giorni, contenitori dei rifiuti stracolmi e alcuni divelti, strade che non vengono spazzate da giorni, rifiuti ingombranti sparsi dappertutto, ecc..

rifiuto bruciato via Fusco castellammare
Rifiuti bruciati in via Fusco

Inutile continuare perché la situazione è nota a tutti e solo poche e ben individuate, sono le persone che non si rendono conto di queste gravi problematiche che imbruttiscono la città e la rendono invivibile, con un servizio pagato completamente dai cittadini e tutt’altro che soddisfacente.

Per questo la rabbia e lo sconforto dei Tonino Scala che, ricorda al primo cittadino che sono diciassette mesi che governa la città e “fino ad oggi sei stato bravissimo a prendertela con le amministrazioni precedenti fino ad arrivare alla giunta Cecchi, ma chi deve far rispettare quel contratto milionario? Chi? Chi deve controllare e sanzionare?

Dopo tutti questi mesi – conclude il consigliere – inizio a sentire la stanchezza non per le denunce, ma per il fatto che ci troviamo di fronte ad una macchina di propaganda che non ascolta chi dice verità, ovvero noi, e non riesce nonostante questa presunzione a risolvere problemi”.
Svegliati dal sonno. Sei il sindaco. Te ne sei accorto?”

I cittadini attendono tutti con ansia e preoccupazione risposte pubbliche e soprattutto concrete azioni. Il problema non può essere più trascurato.
Giovanni Mura

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