Sversamenti nel fiume Sarno, proposta l’istituzione di un corpo di Polizia idraulica che pattuglierà le zone più a rischio
L’avvio della fase 2 dell’emergenza sanitaria con la riapertura delle attività produttive ha riportato le acque del fiume Sarno in condizioni preoccupanti a causa degli sversamenti abusivi.
Durante la mattinata dell’8 maggio i carabinieri del NOE hanno condotto un’importante operazione ambientale nell’area di Foce con prelievi di campioni e verifiche che serviranno a risalire l’origine dei reflui che finiscono nel fiume.
Intanto proseguono gli scarichi abusivi da parte di determinate aziende: come segnalato da un cittadino, in zona via Nuova San Marzano a Scafati, nelle acque del Sarno sono visibili gli scarti alimentari provenienti dagli scarichi di alcune industrie conserviere che provocano l’inquinamento del fiume e miasmi nocivi per i residenti della zona.
A sollecitare i controlli è stato anche il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, membro della commissione sanità:
“Bisogna continuare insistentemente con il monitoraggio delle acque e la verifica degli sversamenti, i cittadini sono stanchi di questa situazione e lo siamo anche noi, è arrivato davvero il momento di colpire gli inquinatori in modo determinato prima che sia troppo tardi, è in ballo la salute del territorio e quella dei residenti. Bisogna risalire a tutti gli sversamenti illeciti e punire i responsabili anche con la chiusura delle loro attività se è necessario, arrivati a questo punto c’è bisogno di essere duri e decisi come non mai.
Anche su nostra richiesta, la Giunta Regionale sta allestendo un’unita di coordinamento ambientale. Inoltre sosterremo la proposta dell’assessore all’ambiente Bonavitacola di istituire la Polizia idraulica regionale per il pattugliamento e il controllo dei siti a rischio come il Sarno o il litorale Domizio dove c’è una forte presenza di scarichi abusivi che da troppo tempo inquinano il territorio” – ha dichiarato il Consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.
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