La Polizia ha messo in atto due importanti operazioni per contrastare casi di estorsione nell’area del napoletano.
Napoli: Polizia in azione contro il reato di estorsione
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APOLI- Nella giornata di oggi, la Polizia di Napoli è stata impegnata in operazioni che miravano a incastrare soggetti colpevoli di estorsione.
Nel quartiere Ponticelli, la Squadra Mobile di Napoli ha tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, MIGLIACCIO Eduardo, classe ’77, gravemente indiziato del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Le indagini coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, hanno documentato una dinamica estorsiva della quale sarebbe stata vittima un’azienda di trasporti con sede nel quartiere di Ponticelli.
L’indagato avrebbe avvicinato in più occasioni i dipendenti della ditta presentandosi come “un amico di Sant’Erasmo” – espressione con la quale si individuano, notoriamente, gli appartenenti al clan Montescuro, operante nella zona delle Case Nuove – affinché riferissero ai titolari dell’impresa la richiesta di un incontro.
MIGLIACCIO Eduardo, contiguo al clan Sarno – compagine criminale per lunghi anni egemone nel quartiere di Ponticelli – annovera a suo carico precedenti per associazione di stampo mafioso, estorsione aggravata e reati contro il patrimonio.
Sempre nella mattinata odierna, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Nola, la Squadra Mobile di Napoli e la Tenenza dei Carabinieri di Cercola hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale della custodia in carcere nei confronti di L.A. e di obbligo di dimora nei confronti di P.F. e S.S. emessa dal G.I.P. del Tribunale di Nola, poiché ritenuti responsabili a vario titolo di tentata estorsione, detenzione e porto abusivo di materiale esplosivo.
Le indagini hanno consentito di raccogliere gravi, univoci e concordanti indizi di reità a carico dei predetti in relazione ad un grave episodio avvenuto in Pollena Trocchia nella notte del 5 settembre 2019, quando un ordigno esplosivo veniva fatto brillare innanzi la saracinesca di un esercizio commerciale lungo la via Mazzini, provocando gravi danni allo stabile e due feriti.
Nella stessa notte l’esecutore materiale dell’attentato dinamitardo, rimasto egli stesso vittima dell’esplosione, veniva arrestato in flagranza.
Dal prosieguo dell’attività di indagine diretta e coordinata dalla Procura di Nola sono emersi ulteriori elementi che hanno consentito, da un lato, di identificare gli altri partecipi a vario titolo all’esplosione e, dall’altro, di individuare le ragioni di una tale allarmante condotta.
Invero, L.A. è gravemente indiziato di essere stato il mandante dell’attentato al fine di intimidire i promissari acquirenti di un immobile dallo stesso venduto a non proseguire nel giudizio civile intrapreso per la risoluzione della vendita, trattenendosi altresì e indebitamente la somma di 120.000 euro già ricevuta a titolo di caparra, nonché mettendo di nuovo in vendita lo stesso immobile.
Mai come in questo momento l’allerta contro questi episodi è alta, dal momento che a causa dell’emergenza da Covid-19, molte, moltissime persone si sono ritrovate in difficoltà economiche.
Speriamo che lo Stato, con politiche economiche favorevole, sia in grado di essere concretamente di aiuto ai cittadini, e non far gravare solo alle Forze dell’Ordine il compito di sentirsi protetti.
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