Durante le indagini della Polizia i dipendenti sono stati sorpresi a timbrare il cartellino e andare via
La Procura di Napoli ha notificato ben sessanta avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti dipendenti dell’ospedale Cardarelli che dopo avere timbrato abbandonavano il posto di lavoro, immortalati dalle telecamere installate dagli investigatori mentre marcavano il badge.
L
’indagine è partita dalla Polizia di Stato di Napoli, condotta dal pm Giancarlo Novelli e dal procuratore Giovanni Mellilo. Per i dipendenti che hanno ricevuto la notifica dell’avviso di garanzia si ipotizzano i reati di truffa e la violazione della cosiddetta “legge Brunetta”.
I dipendenti dell’ospedale Cardarelli sono stati incastrati dalle telecamere di videosorveglianza del nosocomio partenopeo e, tra questi filmati si nota un minore tra i 12 e i 13 anni che timbrava il badge al posto della madre che, invece di recarsi a lavoro, sarebbe rimasta comodamente a casa. Tutti i dipendenti immischiati in questa indagine rischiano il licenziamento in tronco qualora fosse accertata la loro colpevolezza.
Tra gli indagati risultano anche due medici: un oncologo e uno pneumologo. Molto spesso, nel reparto di oncologia mancavano circa una decina di dipendenti al giorno. Una situazione che, ovviamente, ha reso il reparto molto meno efficiente di quanto avrebbe dovuto essere.
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