Capri, isola disagiata: l’obiettivo è la modifica dell’art. 119 della Costituzione
C
apri. L’Ancim, Associazione nazionale dei Comuni delle isole minori, ha dato vita ad una petizione in tutte le isole minori aderenti all’associazione, per ottenere la modifica dell’art.119 della Costituzione in modo che contenga anche un comma che recita «lo Stato riconosce il grave e permanente svantaggio naturale derivante dall’insularità e dispone le misure necessarie a garantire un effettiva parità ed un reale godimento dei diritti individuali ed inalienabili».
Il Sindaco De Martino, ha affermato che questo non ha niente a che fare con il fattore economico, ma che ciò che interessa è ottenere il riconoscimento della condizione di svantaggio derivante dall’insularità dei territori. Nel concreto, sembrerebbe che gli svantaggi non siano propri dei cittadini, ma le difficoltà appartengono ai non residenti che vengono a Capri per svolgere attività di servizio pubblico.
E’ strano pensare che un’isola così turistica come Capri, possa essere considerata disagiata, ma sembrerebbe che il costo delle materie prime, dei prodotti alimentari, del trasporto dei rifiuti, del disagio sulla mobilità legata ai collegamenti marittimi sono tutti fattori che condizionano la vita di un cittadino isolano, anche se caprese.
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