Bilancio dei controlli anti Covid effettuati nell’ultimo fine settimana, 16-18 ottobre, da parte degli uomini della GdF, denunce e segnalazioni.
Bilancio controlli anti Covid effettuati dalla GdF dal 16 al 18 ottobre
a href="http://gdf.gov.it" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Guardia di Finanza Napoli. Nel fine settimana 688 controlli sulle persone e sugli esercizi commerciali. 23 sanzioni, tra violazioni anticovid, denunce all’autorita’ giudiziaria e segnalazioni al prefetto.
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha rafforzato anche in questo fine settimana il dispositivo dei controlli volti a verificare il rispetto delle misure di contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2. In totale, tra venerdì e domenica, sono state controllate su tutta la provincia 551 persone e 137 attività commerciali, 23 le sanzioni complessive, tra violazioni per il contenimento della diffusione del COVID-19, denunce all’Autorità Giudiziaria e segnalazioni al Prefetto.
In particolare, la Tenenza di Baia ha intimato la chiusura per 5 giorni a due ristoranti di Bacoli dopo aver constatato la presenza, in quattro distinte cerimonie (tre “prime comunioni” ed un “battesimo”) di circa 120 invitati; sanzionati i 2 titolari.
Il Gruppo di Nola ha riscontrato che in un panificio non era stato installato il termoscanner per la rilevazione della temperatura dei clienti e una dipendente non utilizzava la mascherina. Nell’ambito di un ulteriore controllo presso un lounge bar dell’area nolana, sono stati rilevati due lavoratori irregolari.
Il 2° Nucleo operativo Metropolitano, nel capoluogo, tra i quartieri Vomero e Chiaia, ha sanzionato una ditta di gestione di parcheggi che non aveva mai effettuato la sanificazione dei locali e non disponeva del registro per il rilevamento della temperatura del personale dipendente. Scoperti anche 2 lavoratori in nero.
Inoltre, come spesso succede, dai controlli anti Covid sono emerse anche situazioni illecite tipicamente d’interesse delle Fiamme Gialle, come lavoro “nero”, contrabbando di sigarette, contraffazione marchi, uso personale e spaccio di sostanze stupefacenti.
Al riguardo, la Compagnia di Ottaviano ha sequestrato a Terzigno un opificio tessile di 45 m 2 gestito da un soggetto di origine cinese; al suo interno sono stati rinvenuti macchinari per la produzione e confezionamento di capi d’abbigliamento, 200 gomitoli di cotone, 1500 accessori, 1200 semilavorati e 23 sacchi di rifiuti contenenti scarti di lavorazione del peso complessivo di 690 kg. Il responsabile è stato denunciato per violazioni in materia ambientale e sulla Sicurezza sul Lavoro.
Il Gruppo Pronto Impiego, tra il capoluogo, quartieri San Lorenzo e Secondigliano, e San Giuseppe Vesuviano, ha sequestrato, in quattro distinti interventi, quasi 21.000 capi di abbigliamento, tra scarpe, giubbini, felpe ed etichette contraffatte di note griffe, nonché 2 kg. di t.l.e. di contrabbando. Denunciati 5 responsabili, un cinese e quattro napoletani, uno di quali risultato, peraltro, percettore del Reddito di Cittadinanza e segnalato all’INPS per la revoca del beneficio.
Cristina Adriana Botis / Redazione Campania
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