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Castellammare di Stabia

Il neo assessore regionale siciliano alla cultura inneggiava alle SS

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Alcune poesie del neo assessore siciliano alla cultura della Lega inneggiavano alle SS le squadre della morte di Hitler.

span style="font-size: 14pt;">Mentre si attende l’imminente arrivo di Matteo Salvini in Sicilia, esplode una durissima polemica contro il neo assessore ai Beni culturali, Alberto Samonà, voluto proprio dal leader della Lega

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In alcune raccolte di poesie del neo Assessore regionale alla cultura Samonà, si inneggia alle squadre della morte di Hitler, le Ss “Guerrieri della luce generati da padre antico e dalla madre terra” si legge nel libro firmato da Alberto Samonà nel 2001.

“Guerrieri della luce generati da padre antico e dalla madre terra. Nel sacrificio dell’ultima Thule. Monaci dell’onore’’. E sopra i versi il titolo, due sciabolate d’inchiostro a fugare ogni dubbio sulle passioni giovanili filonaziste dell’autore “Schutz Staffeln’’, le famigerate Ss.

I contenuti della raccolta di poesie sono stati evidenziati dal Fatto Quotidiano dopo che Samonà è stato appena nominato assessore regionale ai Beni culturali in quota Lega. Una nomina che ha già fatto discutere per il passato (recente) di massone dello stesso Samonà, per la sua stima nei confronti di Stefano Delle Chiaie, leader dell’eversione nera degli anni Settanta, e anche per la sua passione per il fascismo e l’esoterismo.

Un imbarazzante inno alle squadre della morte di Hitler con una svastica raffigurata all’interno di una serie di cerchi concentrici e una spruzzata di razzismo ariano, tradito dal riferimento alla terra mitologica del nord Europa, Thule, che dopo il sit-in del 2 giugno davanti palazzo d’Orleans contro la nomina del neoassessore leghista ai Beni Culturali e all’Identità siciliana, il giornalista Alberto Samonà, rischia di provocare un nuovo imbarazzo alla Giunta siciliana del Presidente Nello Musumeci, anche se quest’ultimo non poteva non sapere, avendolo nominato, quali fossero le ideologie e le appartenenze del neo assessore.

L’autore della poesia stampata, a pagina 33 del volume “Le colonne dell’eterno presente’’, pubblicato dalla casa editrice Ila Palma nel 2001, è proprio Samonà, allora trentenne, rampollo di una famiglia aristocratica siciliana di origine spagnola, da settembre 2018 responsabile del settore cultura per la Lega in Sicilia.

Le SchutzStaffeln o SS, letteralmente «squadre di protezione» o «squadre di salvaguardia» erano un’organizzazione paramilitare del Partito Nazionalsocialista Tedesco (NSDAP) create nella Germania nazista che con lo scoppio della seconda guerra mondiale cominciarono ad operare in tutta l’Europa occupata dai tedeschi. Le SS erano l’organizzazione direttamente implicata nell’organizzare e rendere operativo ogni aspetto dell’Olocausto, in complicità con la Wehrmacht (il nome assunto dalle Forze Armate tedesche con la riforma del 1935 e per tutta la durata della seconda guerra mondiale), grazie alla quale furono uccise tra le 15 e le 17 milioni di persone, tra cui 6 milioni di ebrei. I membri di tutte le sue filiali si sono rese responsabili di crimini di guerra e crimini contro l’umanità durante il secondo conflitto mondiale, oltre che partecipare attivamente alla spoliazione dei beni delle vittime dell’Olocausto, e allo sfruttamento schiavistico dei prigionieri dei campi di concentramento. Dopo la sconfitta della Germania nazista, le SS e il NSDAP furono giudicati dal Tribunale Militare Internazionale di Norimberga come organizzazioni criminali e molti furono i condannati a morte per crimini di guerra.

Il Presidente della commissione Antimafia Claudio Fava attacca Musumeci “Un giovanotto che scrive versi in onore delle Schutz Staffeln, ovvero le SS, va curato. Il presidente. Musumeci, fascista mai pentito, invece se l’è scelto come assessore alla cultura. Lo avevamo scritto due settimane fa e lo ripetiamo: Alberto Samonà, massone in sonno ed esegeta mai pentito di Delle Chiaie, va rispedito a casa a studiare la storia. Oppure Musumeci cambi nome all’Assessorato: non più all’identità siciliana ma alla difesa della razza” .

I Verdi Angelo Bonelli, coordinatore nazionale dei Verdi e Carmelo Sardegna, commissario dei Verdi chiedono chiarezza «Troviamo inammissibile e disgustoso che chi ha definito “monaci dell’onore” le SS possa ricoprire il ruolo di Assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana. Per questo chiediamo le dimissioni dell’assessore leghista Alberto Samonà. Si faccia chiarezza sulla questione sotto tutti i punti di vista».

Nicola Fratoianni di Leu ne chiede le dimissioni “Non bastava il suo passato da massone, la sua stima dichiarata nei confronti del terrorista nero Stefano Delle Chiaie, e la sua passione per il fascismo? Ora si regolino di conseguenza Salvini e Musumeci. Le idee di questo signore mi paiono decisamente lontana dalla Costituzione della Repubblica Italiana”.

Nicola d’Agostino di Italia Viva rincara la dose “Samonà che attacca Mattarella che difende i valori dell’antifascismo ed inneggia alle SS è chiaro sintomo di ignoranza ed arroganza. Dovrebbe prevalere il senso di opportunità e prudenza, scomparsi dal radar di questo Governo regionale. Etica impone che si dimetta dall’incarico, come Branca dovrebbe fare da Riscossione. Oppure Musumeci, ritrovando umiltà, li licenzi”.

Su Facebook Samonà scrive «Leggo un articolo su “Il fatto quotidiano” di oggi che mi dipinge come una sorta di pericoloso post-nazista dei miei anni giovanili. Premesso che il nazismo è stato un orrore della storia e va condannato senza appello, è fin troppo facile creare “scoop” quando non vi è alcuno “scoop”.

Nell’articolo, pubblicato nell’edizione odierna de “il fatto quotidiano”, infatti, si fa riferimento a un libro di poesie pubblicato circa vent’anni fa, nel quale avevo inserito, a mo’ di elenco, una carrellata di esempi che in varie epoche storiche avevano rappresentato espressioni diverse di riferimenti storici legati a tematiche esoteriche o metafisiche. Un libro, peraltro, che non aveva niente a che vedere con la politica. Fra questi esempi ce n’era uno sul cosiddetto “nazismo esoterico”. Nello stesso testo, però, vi erano poesie che parlavano di Islam, del mago britannico Aleister Crowley, di spiritualità “New Age” anni settanta, di paganesimo antico, di magia, del mistico francese Louis de Saint Martin e di altri svariati esempi, narrati sempre quali testimonianze storiche relative a quel tipo di dinamica.

Nell’articolo odierno, invece, si decontestualizza, facendo sembrare ciò che non è, dando l’impressione di simpatie politiche del sottoscritto che non esistono. Si parla, fra l’altro, come a fare dei paragoni (e dare patenti di presentabilità) fra Samonà buoni e Samonà cattivi, del Memoriale italiano di Auschwitz, fatto realizzare dall’Aned e dipinto a fine anni settanta da Pupino Samonà, artista comunista molto sensibile al tema della deportazione.

Giusto per fugare ogni dubbio su come la penso e sulla mia storia personale, mi preme ricordare, che – cosa che ovviamente l’articolo non scrive – nel gennaio 2009 in occasione della Giornata della Memoria, su impulso dell’Aned. associazione dei Deportati, insieme, fra gli altri, a Dario Fo tenemmo una conferenza all’Accademia di Brera a Milano (https://1995-2015.undo.net/it/evento/82179) per lanciare una petizione proprio per scongiurare la demolizione del Memoriale, il suo spostamento dal campo di Auschwitz e la cancellazione della memoria. Purtroppo, la mobilitazione non sortì l’effetto sperato e il Memoriale in ricordo dei deportati italiani fu smontato, nel silenzio della quasi totalità dei cosiddetti intellettuali siciliani e di gran parte della sinistra politica.

Qualche anno dopo, nel 2015 – ma anche di questo nell’articolo non si fa alcun riferimento – sono stato proprio io a moderare la grande giornata di studio sulla presenza storica degli Ebrei in Sicilia, promossa dall’associazione “Elisabeth de Rothschild”, che di certo non può essere sospettata di simpatie neonaziste.

Preannuncio, inoltre, che come assessorato stiamo lavorando, su mio impulso, a una grande mostra, pensata come un viaggio nella storia, nella società e nella psiche, sulla necessità di abbattere i muri associati all’idea di separazione, di “ghetto”. Una mostra con 27 artisti, per lo più di provenienza israeliana.

Tutto questo, per dire che c’è chi prova ad aggrapparsi a tutto pur di delegittimare l’azione che sto svolgendo quale assessore dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana.
Che pena…
».

Nell’immagine di copertina Heinrich Himmler che il 6 gennaio 1929 Hitler nominò capo delle SS.

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