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Castellammare di Stabia

Il “catemoto” di Messina

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L’Agenzia Comunale per il risanamento di Messina, nella delibera di Giunta ha “attività espletata” con “natura economica”, mentre nello statuto una “personalità giuridica pubblica non economica”.

A 48 ore dallo scontro con il Consiglio Comunale per la critica di quest’ultimo alla mancata discussione sulla delibera dell’Agenzia per il Risanamento, il primo cittadino non abbassa i toni della contesa, anzi, rincara la dose, ribadendo come l’ipotesi dimissioni siano un’ipotesi più che concreta. Insomma ci potrebbe essere un “catemoto” ovverosia un terremoto politico con ritorno alle urne, tuttavia prospettiva che si brandisce com’è noto per cercare di riportare tutti a votare pena rimettere all’elettorato il rispettivo scranno.

Tuttavia ciò che non si è compreso o meglio, per quanto si è riusciti a capire, il consiglio comunale in causa era cosiddetto “aperto”, ovverosia non di deliberazione ma di confronto per poi fissare quello di decisione effettiva.

Peraltro sarebbe paradossale che possa esserci qualcuno di Messina e tanto più dei consiglieri eletti dal popolo, che fosse contrario al risanamento e la riqualificazione urbana della città.

Ma infatti, ascoltando i vari video postati da alcuni consiglieri si è compreso che questi ultimi avrebbero sostanzialmente voluto sapere se ci sono concretamente i fondi per tale operazione che pare siano circa 500 mila euro, poi affrontare il contenuto della deliberazione n. 422 del 09/08/2018 con cui la Giunta Municipale ha approvata la proposta avente per oggetto: “Costituzione dell’Agenzia Comunale per il risanamento e la riqualificazione urbana della città di Messina” ed infine sapere se era stato chiesto un parere agli Organi superiori quali la Regione e la Corte dei Conti.

Ci si è quindi andati a leggere le 24 pagine della delibera sopra citata, di cui qui appresso si riportano alcune parti che hanno lasciato il dubbio espresso sopra nel sottotitolo.

“… comma 1 veniva stabilito che :” al fine di migliorare le politiche abitative e razionalizzare gli interventi di risanamento delle aree degradate della città di Messina su cui insistono le baracche, è istituita l’Agenzia Comunale per il risanamento e la riqualificazione urbana della città di Messina “; … l’Agenzia Comunale per il risanamento e la riqualificazione urbana della città di Messina prende la denominazione di A.ris.Me ed è disciplinata dalle disposizioni dello Statuto , in conformità agli artt. 112 e 114 del D. Lgs.vo 267/2000; … L’art. 114 del TUEL 267/2000 che definisce la natura giuridica dell’Azienda speciale come “Ente strumentale dell’Ente Locale dotato di personalità giuridica, di autonomia imprenditoriale e di proprio statuto, approvato dal Consiglio Comunale“; … l’Azienda speciale è ente di diritto pubblico, diverso dal Comune da cui dipende funzionalmente, con personalità giuridica che acquisisce attraverso l’iscrizione al registro delle imprese; … l’Azienda speciale rientra nella categoria degli enti pubblici economici (Cass. Sez. un. 15 dicembre 1997, n. 12654) cioè degli enti di diritto pubblico la cui attività, pur se strumentale rispetto al perseguimento di un pubblico interesse, ha per oggetto l’esercizio di un’impresa ed è uniformata a regole di economicità, perché ha l’obiettivo del pareggio di bilancio; … l’acquisto della personalità giuridica da parte dell’Azienda speciale, comporta, oltre l’iscrizione nel registro delle imprese, la sua assoggettabilità al regime fiscale proprio delle aziende private (Cons. Stato, III, 18 maggio 1993, n. 405) ed alla disciplina di diritto privato per quanto attiene al profilo dell’impresa e per i rapporti di lavoro dei dipendenti (T.A.R. Liguria, II, 24 maggio 1995, n. 272); … l’Azienda speciale, come recita il comma 4 dell’art. 114 TUEL , informa la propria attività a criteri di efficacia, efficienza ed economicità ed ha l’obbligo del pareggio di bilancio da perseguire attraverso l’equilibrio dei costi e dei ricavi, compresi i trasferimenti. Appartenendo alla categoria degli enti pubblici economici, infatti, l’Azienda speciale svolge attività di impresa, secondo la definizione di cui all’art. 2082 C.C., ciò comporta che venga innanzitutto soddisfatto il principio di economicità e che venga sopportato il rischio conseguente alla permanenza sul mercato. Un ente pubblico economico, tuttavia, svolge tale attività di impresa per finalità pubbliche, nell’interesse della collettività e non esclusivamente a scopo di lucro, intendendo quest’ultimo come il perseguimento del massimo guadagno. Affinché si realizzi attività di impresa, infatti, non è condizione indispensabile che venga perseguito uno scopo di lucro, ma è necessario che l’attività espletata abbia natura economica ed imprenditoriale e che sia tendenzialmente in grado di remunerare i fattori produttivi; … 1′ autonomia statutaria dell’Azienda speciale, ad essa spetta la definizione della propria organizzazione, vale a dire delle regole relative al proprio assetto strutturale. L’approvazione dello Statuto da parte del Consiglio Comunale prevista dalla legge, rientra, invece, nella categoria dei poteri di vigilanza spettanti all’Ente Locale, ossia di quei poteri tipici, stante la natura di ente strumentale dell’Azienda speciale; … all’Ente Locale compete l’approvazione degli atti fondamentali dell’Azienda speciale: i bilanci economici di previsione pluriennale e annuale e il bilancio di esercizio; … STATUTO … L’Agenzia, organismo strumentale del Comune di Messina, è dotata di personalità giuridica pubblica non economica e di autonomia tecnica, organizzativa, gestionale, amministrativa patrimoniale, finanziaria e contabile ed è posta sotto la vigilanza del comune di Messina. Il Comune determina gli indirizzi generali, controlla i risultati, esercita la vigilanza, non ha finalità di lucro e persegue il pareggio di bilancio, conferisce il capitale di dotazione di cui alla L.R. 8/2018; …”.

Considerato il Diritto italiano e quello siciliano, in cui è possibile dire e interpretare tutto e il contrario, non sono da invidiare i consiglieri messinesi che legittimamente vorranno capire.

Tanto più in una Nazione, la cui miriade di leggi di tutta evidenza e notorietà, ancora non conosce civilmente la chiarezza, serietà, certezza e severità. E soprattutto dopo i risaputi decenni, nazionali, regionali e comunali, di: Enti, società, aziende, partecipate, consorzi, unioni comunali, ecc. i quali notoriamente sono esistiti (e tutt’ora) per mantenere pletore di codazzi elettorali, anche di volta in volta aggiunte a seconda del cambio di colore politico.

Tutto ciò e sotto gli occhi di chi può e vuole vedere in questa Penisola (e Isola), per garantire la prosecuzione dell’ingordo, altero, arrogante, misantropo e clientelare sistema politico-istituzionale-burocratico italiano (e siciliano) e pertanto il potere, (stra)remunerazioni e privilegi.

E la cui fonte sostanziale è stato per tutti il debito pubblico internazionale, quindi per la regione e i comuni la scopertura di conto corrente (la cosiddetta tesoreria) i cui interessi e passività alla fine sono stati e ancora, coperti attraverso l’estorsione fiscale a carico dei cittadini produttivi, lavoratori, privati e operosi, così immiserendo l’economia e riducendo nel tempo l’Italia (e la Sicilia) ad una bellissima “carcassa per avvoltoi” con conseguente sparso sottosviluppo economico, specialmente al Sud e particolarmente in Sicilia, quindi con assenza di infrastrutture, crescita di disoccupazione, emigrazione e una preoccupante parte di popolazione, avvilita, disperata, forzosamente impotente e al limite della povertà assoluta.

Intanto per Martedi 4 settembre alle 19:00, il Presidente del Consiglio comunale ha convocato una seduta straordinaria e urgente del Consiglio e in seduta pubblica, con all’ordine del giorno la “Costituzione dell’Agenzia comunale per il risanamento e la riqualificazione urbana della città di Messina”.

L

’Immagine è tratta dalla pagina Facebook del Sindaco di Messina nel consiglio comunale del 30 agosto 2018.

Adduso Sebastiano.


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