Sicilia: tanto tuonò che piovve! Sgarbi si dimette(rà) da assessore?

La Sicilia non trova pace e continua a sbagliare con i suoi Assessori ai beni...

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La Sicilia non trova pace e continua a sbagliare con i suoi Assessori ai beni culturali: dopo Battiato ora è il turno di Sgarbi. Sembra proprio la conferma che al peggio non c’è mai limite.

Qualche mese fa, con il pensiero rivolto a Vittorio Sgarbi, avevamo scritto:

“… è tanto fine intenditore d’arte quanto volgare e chiassoso star televisivo, che non disdegna di appioppare appellativi a tutti, specie a chi non è d’accordo con lui.

La tolleranza non è certo la sua virtù principale.

Gli riconosciamo competenza culturale e speriamo che la metta a servizio di una buona causa: la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale della Sicilia.

La sua mente vulcanica può farci  assistere a dei giochi pirotecnici geniali. Oppure, dio non voglia, ad una colossale chiassata. Non ce lo auguriamo per lui e neanche per la nostra beneamata Sicilia”.

E’ davvero sconsolante dover dire che il copione era prevedibile. In questi mesi in cui ha ricoperto la carica di assessore regionale ne ha fatto di ogni:
  1. se l’è presa con un giudice della Direzione nazionale antimafia;
  2. ha diffuso sui social la sua foto che lo ritrae nudo sul water, chissà chi voleva provocare o scandalizzare…;
  3. ha continuato a polemizzare con i 5stelle, nazionali e regionali. Si può non condividere le loro idee, ma è opportuno dialogare nei limiti della dialettica, senza arrivare ad apprezzamenti che squalificano chi li pronuncia e chi li riceve…

Viene eletto in Parlamento (tra i “ripescati”) e nell’attesa di essere nominato ministro dei Beni Culturali si dà da fare in tutti i modi per polemizzare a dritta e a manca. Dice di avere grandi progetti per la Sicilia, ma è sempre in giro come una trottola per la Penisola.

Intanto i pentastellati hanno presentato una mozione di sfiducia verso l’assessore Sgarbi per i suoi comportamenti poco ortodossi e poco adatti al decoro istituzionale che si compete ad un rappresentante delle istituzioni.

Prima che la mozione vada in aula l’assessore annuncia le sue intenzioni di dimettersi. Ma ufficialmente dice che si dimette per la “maleducazione” del presidente Musumeci che non risponde ai suoi sms.

Sgarbi, infatti, avrebbe voluto presentargli degli imprenditori interessati al restauro-ricostruzione del Tempio G di Selinunte.

Musumeci non parla e non si è in grado, allo stato delle cose, di esprimere un giudizio. Ma resta tuttavia l’amaro in bocca per una vicenda che ha risvolti tragicomici.

In tutto questo l’assessore Sgarbi sembra quasi prendersi il merito di avere indicato il suo successore, quasi ne avesse facoltà istituzionale.

A prescindere dei meriti personali del designato, prof. Sebastiano Tusa, crediamo che sia prerogativa esclusiva del presidente dare le deleghe assessorili. Ed il venir fuori con il nome del proprio successore appare come sgarbo al Presidente nell’esercizio dei suoi poteri discrezionali.

È proprio vero che la Sicilia non gode fortuna con i suoi Assessori ai beni culturali.

Gli ultimi Presidenti regionali si sono affidati a personalità di grido nell’errata convinzione che avrebbero potuto apportare nuova linfa di idee e di prestigio alla miniera culturale siciliana.

La giunta Crocetta si affidò ad un siciliano doc, e famoso nel mondo, quale Franco Battiato. La attuale giunta di centro-destra chiama il professor Vittorio Sgarbi. I risultati si sono visti e sono sotto gli occhi di tutti.

Due esperienze fallimenatari. Per non parlare, sotto l’aspetto politico, della Giunta Musumeci che nel giro di pochi mesi perde il suo secondo Assessore.

Prima perde l’assessore Vincenzo  Figuccia con delega all’Energia, che si dimette polemicamente per gli stipendi da nababbo dei super burocrati, adesso Vittorio Sgarbi in procinto di lasciare.

Per mancanza di sintonia col Presidente? Poca importanza ha. Ma resta il fatto che il patrimonio artistico culturale siciliano sia sempre in balia di nessuno mentre avrebbe bisogno di un timoniere esperto nella navigazione e sicuro nella gestione.

Caro Presidente Musumeci, facciamo gli auguri al prof. Sgarbi di una fulgida carriera da parlamentare, ma ricordiamoci che la Sicilia ha un patrimonio artistico e culturale di prim’ordine e non ha bisogno di assessori famosi che facciano i promoter con il richiamo mediatico del loro nome. Tutto il settore artistico – museale ha solo bisogno di un ottimo amministratore che abbia il polso e l’autorevolezza necessaria per mettere ordine nel caos gestionale in cui versa.

Riorganizzare il personale, qualificarlo, responsabilizzarlo in modo che Musei, Chiese, Biblioteche siano fruibili da cittadini e turisti, con orari che siano consoni alle esigenze dei visitatori e non a quelle dei custodi. Custodi e personale devono essere “formati” ed aiutati a metabolizzare l’idea che essi lavorano per offrire un servizio a chi va in ferie. E quindi le loro ferie necessariamente devono slittare ad altri periodi dell’anno. Per contratto.

Auguriamoci che questo ennesimo scossone possa servire da lezione e sia occasione di definitivo riassetto di tutto il comparto. Per come la Sicilia si aspetta e merita.

Carmelo Toscano

vivicentro.it/ISOLE OPINIONI

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