Mentre oggi la Meloni annuncia il pacchetto di misure ZES Unica per rafforzare il Mezzogiorno di Italia nell’area del Mediterraneo e renderlo attrattivo per investimenti, c’è un gruppo di forze politiche, sindacali e associative che non crede che nella strategia del Governo sia tutto oro quello che luccica.Questo gruppo ha da sempre visto nella legge Calderoli sull’autonomia differenziata uno strumento per sottrarre risorse economiche dalle regioni meno ricche a vantaggio di altre (l’inversione dello spirito di Robin Hood dare ai ricchi quello che è dei poveri n.d.a.).
Questo Comitato Promotore Nazionale del Referendum totalmente abrogativo della Legge Calderoli sull’autonomia differenziata, costituito da un vasto arco di forze politiche, sindacali e associative, ha finalmente comunicato l’attivazione della piattaforma gratuita e pubblica per firmare per il Referendum totalmente abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia differenziata, di cui, dopo anni di lotta dal basso, si cominciano a capire le implicazioni, specie per il Sud e i territori più poveri, ai quali, secondo i calcoli di illustri costituzionalisti, sarebbero sottratti ben 75 miliardi di euro all’anno, che verrebbero attribuiti alle regioni più ricche, per la gestione delle nuove autonomie richieste.La raccolta online delle firme facilita anziani e disabili, ma anche chi è in vacanza.
Non è facile raccogliere 500.000 firme in estate, anche se la campagna sta facendo registrare un enorme successo e lunghe file di persone si formano ogni giorno ai banchetti, nelle piazze di tutta Italia.Ovviamente, i banchetti programmati saranno comunque allestiti.
Ad esempio, a Napoli, nel pomeriggio, si potrà firmare a Via Scarlatti, angolo via Alvino, dalle 17,30, mentre Sabato 27 luglio si potrà firmare a Largo Berlinguer dalle 17,00 (Metro Toledo).
È importante, infatti, non solo raggiungere il traguardo delle 500,000 firme, ma informare i cittadini e le cittadine desiderosi di riprendere la parola e di rovesciare politiche che penalizzano terre storicamente sfruttate e colonizzate.Pubblichiamo volentieri il link cui collegarsi per accedere alla piattaforma.
Occorrono solo due minuti. È possibile scaricare il certificato attestante la correttezza della procedura di firma.
https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500020
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